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CGIL, MASSAFRA:”ZES COME ELEMENTO STRATEGICO DI POLITICHE INDUSTRIALI E NON MERO ADEMPIMENTO BUROCRATICO”



L’esclusione delle province di Frosinone e Latina dalla ZES rischia di essere l’occasione mancata per porre un freno al processo di deindustrializzazione di un territorio che ancora rappresenta uno dei più importanti poli industriali del Lazio e di tutta la nazione. Ricordiamo che per Zona economica speciale (ZES) si intende una zona delimitata del territorio dello Stato nella quale l'esercizio di attività economiche e imprenditoriali da parte delle aziende già operative e di quelle che si insedieranno può beneficiare di speciali condizioni in relazione agli investimenti e alle attività di sviluppo d'impresa. Ecco perché pensare a misure di sostegno alternative che sopperiscano a questa scelta esclusiva, rischia di avere solo un effetto placebo.

La nuova governance delle ZES, così come prevista nel decreto 124 del 19/09/23, in via di approvazione dopo il passaggio dalla Commissione Bilancio della Camera, avrebbe potuto contribuire a rilanciare un tessuto produttivo, quello del Lazio meridionale, che in questo momento sta vivendo una crisi importante, frutto della combinazione di due fattori: uno strutturale, che colpisce l’intero sistema Paese e uno specifico del territorio, che fa fatica a reagire alle sue crescenti fragilità. Il combinato disposto di questi due fattori rende necessario da parte delle istituzioni, a partire dal Governo nazionale, l’individuazione di specifici strumenti di politica industriale che non garantiscano solo forme di assistenzialismo alle imprese, ma che abbiano la capacità di attrarre e potenziare gli investimenti

La ZES è uno strumento di politica industriale che ha il compito di supportare le aree di maggiore fragilità, come quelle del Mezzogiorno. Se scattiamo la fotografia del sistema economico e produttivo del Sud del Lazio vedremmo una situazione perfettamente in linea con il fabbisogno dell’apparato industriale del Sud del Paese, fatto di crisi, ma anche di importanti opportunità di sviluppo che vanno adeguatamente supportate. Per questa ragione riteniamo che il Governo possa andare oltre i confini regionali per identificare i territori beneficiari della ZES, assumendo così la responsabilità di costruire una visione di politica industriale. Non farlo apparirebbe solo come una mera volontà di accentramento della governance al livello ministeriale, riducendo oltretutto il ruolo dei territori.


Giuseppe Massafra
Segretario Generale CGIL Frosinone Latina



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