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OSPEDALI DI LATINA: CAMBIO APPALTO SERVIZIO DI PULIZIE, LIVELLI RETRIBUTIVI DEI LAVORATORI RIDOTTI


Quello che temevamo è accaduto!!!
Sin da una prima lettura dei documenti della gara comunitaria centralizzata a procedura aperta indetta dalla Regione Lazio (in nome e per conto delle aziende sanitarie della Regione) per l'affidamento del servizio di pulizie e sanificazione, le confederazioni di CGIL CISL e UIL, unitariamente alle federazioni di categoria avevano evidenziato e denunciato come le condizioni contenute nei bandi di gara, rappresentassero un rischio reale rispetto alla capacità di garantire le medesime condizioni reddituali e occupazionali di tutte le lavoratrici e lavoratori interessati.

Già dal 2019 tali preoccupazioni si sono tramutate in presidi e tavoli di confronto con la Regione Lazio, che è la stazione appaltante, e dopo vari confronti le OO.SS. confederali e FILCAMS, FISASCAT, UILTRASPORTI e UILTUCS hanno ottenuto un impegno da parte delle istituzioni che si è tradotto in un verbale di accordo datato 16 luglio 2020 per la salvaguardia dei livelli occupazionali e retributivi di tutti gli addetti del settore in caso di cambio appalto. 

Alla data del 1 luglio U.S. avrebbe dovuto esserci il cambio di appalto che riguarda i servizi di pulizia e sanificazione nei PP.OO. di Latina e provincia e come previsto dal CCNL del settore le OO.SS. si sono incontrate con l'azienda subentrante che ha chiarito da subito che l'azienda avrebbe operato una riduzione del 30% circa dei parametri degli addetti. Va ricordato a tal proposito che il settore è occupato principalmente da donne, con situazioni spesso difficili, monoreddito e con parametri orari molto ridotti. 

A fronte di tale situazione la FILCAMS, la FISASCAT, la UILTRASPORTI e la UILTUCS territoriali, unitariamente alle strutture regionali hanno indetto lo stato di agitazione di tutto il personale interessato al passaggio - pari a circa 250 lavoratrici e lavoratori – e chiesto al prefetto di Latina e contestualmente alla Regione Lazio ovvero alla cabina di regia ivi istituita, di essere convocati tempestivamente per poter ricercare congiuntamente una soluzione che possa garantire quanto convenuto. 

Certo è che a fronte degli importi economici impegnati a copertura dei servizi sopra citati e alla luce dello sconto effettuato dall'azienda vincitrice della gara, l'ammontare per differenza è di circa 94.000 ore annue. 

La direzione sanitaria ha inteso dare una proroga di 15 giorni all'azienda uscente all'interno dei quali però, laddove non dovessero trovarsi soluzioni condivise e risolutive nella piena applicazione degli accordi sottoscritti, si tradurranno necessariamente in iniziative sindacali che non escludono anche il ricorso allo sciopero degli addetti che ovviamente dopo tanti anni e tanta dedizioni non comprendono i tagli paventati dall'azienda. 

La profonda preoccupazione di parte sindacale è dettata anche dal fatto che, il difficile periodo di crisi pandemica globale che stiamo attraversando, laddove si è reso necessario implementare in maniera significativa i servizi di sanificazione e pulizia in tutti gli ambiente di lavoro ed in particolare in quelli sanitari, una compressione degli orari dedicati a quei servizi si tradurrebbe necessariamente in un indebolimento di tutte quelle misure utili a contenere il contagio da Covid 19 che di fatto vanificherebbe tutti gli sforzi sin'ora profusi. 

Alla Regione Lazio quindi ribadiamo l'urgenza della richiesta di convocazione e nel contempo ci impegniamo ad aggiornare la cittadinanza e l'utenza tutta sull'esito della vertenza, considerato che stiamo trattando di un servizio pubblico ed essenziale. 

FILCAMS CGIL DI FROSINONE LATINA
UILTRASPORTI
UILTUCS
FISASCAT LATINA
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