Latina, 30 luglio 2021 - Si è letto molto in questi giorni sulla situazione di Panorama che chiuderà al pubblico il 31 luglio e dal primo settembre, purtroppo chiuderà definitivamente i battenti. Sono 74 i lavoratori coinvolti direttamente che perderanno il lavoro più tutte le ripercussioni sull’indotto.
“È questa la vera emergenza, quella occupazionale, che va affrontata e risolta” dichiara Marco Capparelli Segretario Generale della Filcams Cgil di Frosinone e Latina. “Su questo tema diffidiamo chiunque nel fare propaganda o cercare la spettacolarizzazione, chi cerca di anticipare la campagna elettorale, chi diffonde giudizi e notizie senza averne conoscenza o elementi, e soprattutto chi effettua un NON referendum gestito in solitario da una sigla sindacale che non ha nessun valore anche perché fuori da qualsiasi requisito normativo e contrattuale e che al tavolo della trattativa non ha portato nessun risultato se non quello di indurre l’Azienda a minacciare addirittura di ritirare le disponibilità messe in campo, generando ancora più preoccupazione e confusione nella testa dei lavoratori (comunque solo 30 su 74 che sembrerebbe si siano espressi in disaccordo rispetto al piano sociale) già fortemente provati!”
“Premesso che un posto di lavoro non ha prezzo, e che per quanto ci riguarda è più importante cominciare a discutere di rioccupazione e lavoro piuttosto che di incentivazione all’esodo, chi era al tavolo della trattativa sa benissimo che sono stati fatti tutti i tentativi possibili per provare ad ottenere un incremento delle cifre dell’esodo incentivato o cercare di ricollocare chi resterà in cassa integrazione il più vicino possibile alla propria casa, nonostante una situazione di crisi estesa in tutti i negozi di Panorama del Lazio che sono praticamente tutti in regime di ammortizzatori sociali.”
“Questo però è stato il punto di arrivo di una trattativa che è partita da un punto molto più penalizzante proposto inizialmente dall’Azienda. La volontà dei lavoratori è sempre sovrana e quindi bisogna rispettare l’opinione dei lavoratori che non trovano l’accordo soddisfacente (dal punto di vista di alcuni lavoratori è assolutamente comprensibile, meno comprensibile invece da parte di qualche dirigente sindacale che era presente ai tavoli) ma, proprio per questo bisogna rispettare anche gli altri 44 lavoratori (la maggioranza) che non hanno votato no e che, peraltro si erano già chiaramente espressi nell’assemblea unitaria fatta per spiegare l’ipotesi di accordo in cui era presente anche la Uiltucs! “
“Non è responsabile privare la possibilità di una scelta libera e volontaria ad un lavoratore che vuole poter scegliere di usufruire del ventaglio delle possibilità che abbiamo faticosamente ottenuto al tavolo delle trattativa. E soprattutto qual’è l’alternativa proposta da chi continua a gettare fango? Per questo, con molto senso di responsabilità, la Filcams Cgil ha sottoscritto l’accordo sul piano sociale. I passaggi democratici sono stati fatti tutti e nessuno può permettersi di lasciare senza paracadute i lavoratori in questa difficilissima situazione con un mancato accordo.”
“Ribadiamo ancora una volta - conclude Capparelli - che detto accordo è a favore dei lavoratori non il contrario, e che possono scegliere di accettare o meno quanto concordato. “
“Nella vertenza Panorama bisogna avere la capacità di guardare oltre - dichiara Giovanni Gioia Segretario Generale della Cgil di Frosinone Latina- percheé la discussione su chi volontariamente deciderà di uscire è chiusa. Ora l’occupazione e il lavoro debbono tornare ad essere al centro della discussione rispetto alla ricollocazione dei lavoratori che non aderiranno al piano sociale concordato con l’Azienda. I presupposti si sono gettati anche nell’accordo che responsabilmente hanno sottoscritto Filcams Cgil e Fisascat Cisl, infatti c’è scritto che, Panorama, tra le altre cose, metterà a disposizione la licenza commerciale a favore dei nuovi imprenditori che verranno, con il vincolo per chi arriverà di riassorbire il numero di lavoratori più alto possibile e ricollocarli a lavoro togliendoli dalla cassa Integrazione che partirà il 1 settembre come da accordo firmato con Ministero del Lavoro lo scorso martedì da Filcams, Fisascat, Uiltucs. Su questo va tenuta alta l’attenzione e come Confederazione saremo al fianco della Filcams per continuare a battersi nell’interesse dei lavoratori.
Per questo chiederemo subito un incontro al Prefetto e al Sindaco per ragionare e stringere sugli scenari futuri ed è su questo che le istituzioni e la politica possono e devono aiutarci”.