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CGIL, CISL E UIL LATINA: DA "IL MANIFESTO DI VENTOTENE" ALL'EUROPA, 13 MAGGIO 2019


La pace può essere raggiunta solo con l’autodeterminazione dei popoli, con la libertà e la democrazia. Sono questi i principi che fondano la legalità di una vita sociale e che vengono sovente compromessi in troppe aree del nostro pianeta.

Anche l’Europa del secolo scorso, dilaniata da una guerra ed offesa da tracotanti totalitarismi, trovò un faro nel Manifesto di Ventotene quale argine al dispotismo per un Europa libera e unita.

Esiliati dai fascisti Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni nel 1941 intuirono che solo una Federazione Europea con un Parlamento autorevole può creare le condizioni per preservare la pace ed assicurare una prospettiva di crescita ed un futuro alle giovani generazioni.

Quegli obiettivi propugnati in quel documento così emblematico rischiano di allontanarsi in un Europa così disarticolata e lacerata che fatica ad affermare i valori della solidarietà e della condivisione. Eppure c’è sempre più bisogno di Europa !!!

Da decenni è venuta meno la dimensione nazionale della crescita e, nel contempo, è venuta meno la coincidenza del mercato nazionale con lo Stato.

Le stesse politiche economiche pensate all’insegna dell’austerità con ombrelli protezionistici che giustificano differenze di velocità e sviluppo sono rimaste spiazzate da irrefrenabili processi di internazionalizzazione e globalizzazione.

La vicenda della crisi economica della Grecia del 2010 deve interrogarci su come vanno governati processi economici complessi e quale deve essere in futuro il ruolo dell’Europa per superare le crescenti diseguaglianze e contribuire a costruire sempre più sistemi competitivi e processi d’integrazione economica all’insegna della democrazia, della libertà e della solidarietà.

La sfida è quella di costruire una nuova sovranità delle istituzioni europee partendo dal rafforzamento dei poteri reali in economia ed in politica estera in una funzione essenzialmente sussidiaria. Principio questo secondo il quale l’esecuzione di alcuni compiti che, per le loro dimensioni e per l’importanza degli effetti, dovrebbe essere riservata alle istituzioni comunitarie e non agli Stati membri.

L’iniziativa organizzata a Ventotene, ma causa maltempo spostata a Latina in Piazza del Popolo Circolo Cittadino, ci riporta all’attualità del manifesto di Spinelli e ci deve spingere a rinnovare l’impegno del sindacato per la costruzione di un Europa davvero unita e politicamente autorevole in grado di affermare la crescita, la solidarietà ed il lavoro.



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