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IL SEGRETARIO GENERALE MAURIZIO LANDINI A CASSINO PER L'ASSEMBLEA DELLE ASSEMBLEE


Si sono svolti presso il Cinema Teatro Manzoni di Cassino i lavori dell'Assemblea Generale della CGIL Frosinone Latina che, in vista dello sciopero dell'11 aprile e delle prossime mobilitazioni, ha riunito fisicamente le Assemblee Generali di tutte le Federazioni di categoria del comprensorio del basso Lazio.

Un'Assemblea straordinaria quindi, anche per altre due ragioni: la presenza del Segretario Generale Maurizio Landini a Cassino e il fatto che le Assemblee Generali di tutte le Camere del Lavoro del Lazio si siano svolte in contemporanea collegate virtualmente tra loro.

I lavori, che sono stati coordinati dal Segretario regionale CGIL Roberto Iovino, sono iniziati con i saluti del sindaco di Cassino Enzo Salera; poi è stato il turno di Giuseppe Massafra, Segretario Generale della CGIL Frosinone Latina, al quale è stata affidata la relazione introduttiva:”il primo obiettivo per costruire il cambiamento è quello di stimolare la partecipazione. Partecipazione e cambiamento sono due elementi legati tra loro ed è nella combinazione di questi due elementi che noi vogliamo esercitare la nostra azione in difesa della democrazia e dei valori costituzionali del nostro Paese. In difesa della libertà e dei diritti sociali, civili e umani progressivamente compromessi dalle crisi di questi anni e dalle scelte di chi, avendo la responsabilità di decidere, ha scelto di piegarsi al mercato e alle sue logiche competitive, peggiorando la condizione delle persone, aumentando le fratture nella società e le disuguaglianze. Per scegliere bene la direzione dobbiamo sentire la necessità di una democrazia vivente, partecipata, combattiva, come condizione per metter mano a una profonda riforma degli assetti sociali. La democrazia non vista in modo statico, come il rispetto formale delle regole, ma nel suo movimento dinamico, come il processo sempre rinnovantesi di una progressiva riconquista dello spazio pubblico. Il fatto è che le strade della politica e quelle della democrazia si sono divaricate, Si finisce per adattarsi passivamente all’attuale metamorfosi della politica, al suo essere un meccanismo che ruota su stesso, senza più doversi fondare su una legittimazione dal basso. Non è più questione solo di destra o sinistra, categorie ancora vivissime su cui non sono ammessi nostri tentennamenti, ma di democrazia viva o morta.” Queste alcune delle parole del Segretario Massafra che ha parlato anche di guerra, ricordando a tal proposito l'importanza della manifestazione del 25 maggio prossimo a Napoli, ma anche di un governo, quello attuale, “che non si riconosce pienamente nella Costituzione su cui ha giurato, i suoi progetti di riforma istituzionale, quello sulla autonomia differenziata e quello sul premierato, che sono l’ennesima prova del disegno ideologico che li anima: indebolire e smantellare lo Stato, ridurre gli spazi democratici. Una regressione che sta toccando tutte le principali democrazie europee”. Massafra, che nella relazione ha toccato anche i temi del PNRR, di salute e sicurezza, del welfare, della sanità, della legalità e del ruolo del sindacato nella società, prima di lasciare spazio agli interventi ha detto:” Noi, la CGIL, abbiamo scelto di puntare sul ruolo e sul protagonismo dei nostri delegati, dei nostri attivisti, dei nostri militanti: questo il significato profondo di assemblee come questa”.

Ed è proprio dagli intreventi delle delegate e dei delagati, che hanno occupato la parte centrale della mattinata, che sono arrivati i contributi alla discussione più vivi, vibranti e realistici: lavoro povero, lavoro che porta infortuni e nei casi peggiori morti, lavoro precario e sottopagato, diminutio di diritti e tutele, appalti a cascata. Tutti i comparti sono stati rappresentati in tutto il loro potenziale e con tutte le loro criticità: programmazione seria, investimenti, formazione permanente, potenziamento dei controlli in materia di sicurezza; tutte cose che mancano o scarsamente applicate e che denotano purtroppo una pericolosa deriva in termini di cultura del lavoro con ripercussioni sociali devastanti per tutto il territorio.

Insomma, una giornata piena di contenuti, una discussione di alto profilo, che ha visto poi il Segretario Generale della CGIL Maurizio Landini riprendere meticolosamente tutte le tematiche e le sollecitazioni degli interventi nelle sue conclusioni, conclusioni che grazie al collegamento da remoto, da Cassino sono avvenute in contemporanea con tutte le Assemblee generali convocate nel Lazio.

Landini parte dallo sciopero e dal referendum:”L’11 aprile ci sarà lo sciopero generale con la Uil per tutti i settori privati e verterà sulla questione della salute e della sicurezza, sulla riforma fiscale e sull’aumento dei salari. Precarietà diffusa, disuguaglianze aumentate, salari abbassati, sanità e istruzione tagliati, politiche industriali inesistenti, lavoro insicuro. Il governo Meloni non ha invertito queste tendenze, anzi ha liberalizzato il lavoro a termine e reintrodotto i voucher. A pagare sono soprattutto giovani, donne e Sud. Ecco perché abbiamo deciso di usare anche l’arma del referendum, oltre che quella della contrattazione collettiva, della mobilitazione e della raccolta firme per leggi di iniziativa popolare con le nostre proposte su lavoro, sanità, lotta alla povertà”. Il Segretario Generale della CGIL passa poi alla sicurezza sul lavoro:”la scarsa attenzione sulla sicurezza sul lavoro e l’imbarbarimento di un modello economico e di impresa fondato sul massimo ribasso, lo sfruttamento del lavoro e la massimizzazione del profitto. A morire sono prevalentemente lavoratrici e lavoratori inseriti nella catena degli appalti e dei subappalti, in particolare nel privato, dove l’unico scopo della frantumazione dei cicli produttivi è la ricerca forsennata di comprimere i costi e di abbattere diritti e salari".

Landini ha toccato nel suo contributo alla discussione tutte le tematiche del lavoro e non solo, criticando aspramente tutte le scelte e le posizioni del governo: la mancanza di politiche industriali e di governo della transizione digitale, della riconversione ecologica e del rilancio qualitativo dei settori del turismo e dei servizi; la riproposizione delle privatizzazioni; la delega fiscale e le misure tributare approvate che creano disparità di trattamento tra i contribuenti a danno di lavoratori e pensionati e che attraverso condoni e concordati non combattono efficacemente l'evasione fiscale; i tagli al welfare e al sistema pubblico a partire da sanità, istruzione, autonomie locali e dalle mancate risposte sul fronte della disabilità e della non autosufficienza; la decurtazione degli assegni previdenziali in essere e l’inasprimento dei requisiti per accedere alla pensione; la cancellazione degli strumenti di sostegno al reddito e di contrasto alla povertà; la precarizzazione del lavoro; il no al salario minimo; la totale marginalizzazione del Mezzogiorno; l’attacco sul piano dei diritti fondamentali, l'utilizzo della repressione della libertà di manifestazione e il tentativo di soffocare qualunque conflitto sociale.

Un'assemblea speciale, una giornata speciale: tutte le Camere del Lavoro del Lazio, militanti, delegati, funzionari, tutti uniti in una discussione vera, costruttiva, propositiva, l'inizio di un percorso fatto di fatica, di lotta, di mobilitazioni, sempre con l'obiettivo di costruire insieme una società più giusta e più equa.

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