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GRAZIE AL GOVERNATORE ROCCA, LA NUOVA “ LACRIME E SANGUE” DELLE PROVINCE? LA CGIL NON CI STA’



Sono chiamato a scelte dolorose.” Così esordisce il neo eletto presidente Rocca parlando della sua idea di riorganizzazione della sanità delle province di Frosinone e Latina.

Il territorio non permetterà nessun arretramento della sanità provinciale. Abbiamo già dato all’ epoca delle macro-aree con la Polverini e non intendiamo rinunciare a nessun servizio che abbiamo riottenuto.

Si parla di scelte dolorose quando dovremmo parlare di investimenti. Investimenti di personale e di strutture. Con i fondi del PNRR rischiamo di ritrovarci strutture nuovissime senza il personale necessario per farle funzionare e rispondere alla domanda di salute dei cittadini.

Non vogliamo ritrovarci davanti altre delibere di affidamento nei confronti dei privati per la loro gestione.

Chiediamo, fermamente, un confronto e una discussione prima di intraprendere qualsiasi scelta che abbia ricadute sulla sanità provinciale.

Sui fondi del PNRR dobbiamo fare una discussione franca, bisogna superare la legge che blocca le assunzioni dall’ anno 2010 al livello di spesa del 2004 meno l’1,4 %.

Occorre finanziare anche le assunzioni del personale oltre che la realizzazione e/o adeguamento delle strutture.

Senza il superamento di questa legge, senza il superamento del numero chiuso dell’ università di medicina e senza investimenti nella sanità pubblica rischiamo di non riuscire a garantire il diritto alla salute nei nostri territori.

Invece di lavorare su soluzioni strutturali, investendo nella sanità pubblica e la valorizzazione del personale, si decide di affidare alle strutture private 350 posti letto per gestire il sovraffollamento dei pronto soccorso. Si procede senza verificare preventivamente le condizioni di lavoro (carichi di lavoro, personale in servizio), i contratti applicati e se ci sono subappalti a cooperative in quelle strutture private.

Una scelta che non condividiamo e che va in direzione opposta a quella di una sanità pubblica efficiente ed efficace alla quale non intendiamo, minimamente, rinunciare.

Nel nostro territorio i Pronto Soccorso degli Ospedali di Cassino, Alatri, Frosinone e Sora, nonostante abbiano degli accessi importanti e siano il punto di riferimento per dei territori vastissimi, sono cronicamente carenti di personale infermieristico e soprattutto medico. Non hanno una integrazione socio-sanitaria con il territorio funzionale e questo li porta ad essere i primi punti di accesso che i cittadini utilizzano senza nessun filtro andando a creare sovraffollamento.

Sono diverse le criticità nell’ Asl di Frosinone. Dovremmo scongiurare la paventata chiusura del Reparto di Psichiatria dell’Ospedale F. Spaziani per mancanza di personale medico, con perdita quindi di ben 12 posti letti dedicati, così come risulta a rischio chiusura il SERD di Ceccano.

Stessa sorte di chiusura prospettata poi per il Reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’ Ospedale di Sora, e l’ Ortopedia/Traumatologia di Frosinone è scomparsa, con gravissimo disagio per gli utenti. A Cassino, l’importante reparto di Ematologia con DH annesso deve essere potenziato per la tutela dei pazienti. Ad Alatri poi è stato tolto il reparto di Pediatria che, sembrerebbe, non sarà sostituito neanche da un ipotetico Dh Pediatrico.

Visto che solo il 57,1 % dei cittadini, nel mese di Aprile, è riuscito ad avere una visita diagnostica priorità “B” entro i 10 giorni previsti (meno della media regionale del 59,4 %), la direzione dovrebbe essere quella opposta ovvero un potenziamento dell’ Ospedale e del Territorio, della loro integrazione che ancora oggi è carente.

Ecco, prima di parlare di scelte dolorose o affidare posti letto alle strutture private, dobbiamo garantire, migliorare e difendere le strutture e i servizi che abbiamo. Dobbiamo valorizzare tutto il personale della Asl che garantisce quotidianamente il diritto alla salute nella nostra provincia.

La Funzione Pubblica CGIL e la CGIL Frosinone Latina non permetteranno nessun arretramento della sanità nelle province.

Non accetteremo scelte non confrontate con i territori, non siamo disponibili a ulteriori sacrifici.

Non assisteremo passivamente a “scelte dolorose”, siamo pronti alla mobilitazione.




Fp Cgil Frosinone Latina            Cgil Frosinone Latina
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