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FROSINONE E LATINA: EMERGENZA NON SOLO PANDEMICA


"L’aumento esponenziale del numero dei contagi della quarta ondata del Covid-19, sta di nuovo mettendo a dura prova la situazione dei presidi ospedalieri, anche nelle province di Frosinone e Latina - dichiarano Giovanni Gioia e Giovanni Salzano, rispettivamente il Segretario Generale della CGIL e  il Segretario Generale della Funzione Pubblica di Frosinone Latina - Oltre a ciò sono purtroppo in aumento, non solo il numero dei ricoveri, ma anche il numero dei contagi del personale sanitario che è passato da essere raffigurato come eroico ad una totale disattenzione ed isolamento da parte di un Governo miope e addirittura ad essere contestato da alcuni degli stessi pazienti che sono da loro curati".

"Abbiamo recepito con molta attenzione e interesse gli annunci fatti dalle direzioni generali delle Asl di Frosinone e Latina nelle conferenze stampa indette nei giorni scorsi alla presenza dell’Assessore alla Sanità e Integrazione socio-sanitaria del Lazio Alessio D’Amato e, in quel di Latina, anche del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti".

"Annunci interessanti ed importanti rispetto alle misure e agli investimenti previsti dalla misura 6 del PNRR che prevedono complessivamente quasi 91 milioni di euro (51,7 milioni per la provincia di Frosinone e 39,2 milioni per la provincia di Latina). Un investimento e una prospettiva epocale che non vogliamo sottovalutare e che, attraverso le case di comunità, ospedali di comunità, le centrali operative, l’innovazione tecnologica, le reti di prossimità, la telemedicina e altro, devono rivoluzionare completamente l’idea di sanità del futuro, più vicina ai fabbisogni di salute dei cittadini".

"Di contro però, l’affanno del personale e delle strutture si traduce in una difficoltà a prendere in carico i pazienti, non solo quelli “Covid” e la stanchezza degli operatori, attraverso turni massacranti e ritmi insostenibili, ha raggiunto livelli insopportabili".

"La situazione del personale non è mai uscita dalla fase critica, - continuano i sindacalisti - sommando il blocco delle assunzioni dovuti al commissariamento (parzialmente colmato dalle assunzioni dello scorso anno) e dalle assenze dovute alla recrudescenza dei contagi che stanno colpendo in maniera massiccia gli operatori della sanità".

"Abbiamo di fronte mesi complicati, in cui il ruolo della sanità pubblica sarà ancora più centrale. L’avvio delle progettualità previste dal PNRR, con la ridefinizione del Servizio Sanitario e una nuova centralità della sanità territoriale, richiede un investimento non solo sulle strutture ma SOPRATTUTTO SUL PERSONALE sanitario, tecnico e amministrativo. Stimiamo infatti che per le province di Frosinone e Latina, per la sola implementazione delle strutture previste dal PNRR sia necessario assumere almeno 1000 operatori".

"Oltre a ciò, dovremmo sommare un rafforzamento dell’attuale organico per potenziare le attività già in essere, sia ospedaliere sia territoriali, come le attività vaccinali e quelle di prevenzione".

"Solo così, con assunzioni da effettuare in tempi brevissimi a cui poi far seguire un programma assunzionale triennale, si potrà evitare che la “nostra” sanità entri in una fase di assoluta criticità. Vanno sfruttate appieno le opportunità, seppure parziali, offerte dalla recente legge di bilancio per quanto riguarda le assunzioni, iniziando dalla stabilizzazione dei lavoratori precari. Bisogna avere un quadro chiaro del personale precario che oggi lavora presso le Asl e quali stabilizzazioni potranno essere fatte nell’anno 2022".

"È un dovere civile e morale,- concludono i Segretari - verso gli utenti e soprattutto verso le donne e gli uomini che in questi mesi hanno mostrato grande spirito di servizio e serietà e professionalità".

"Purtroppo di questi argomenti non abbiamo sentito parlare nelle conferenze stampa svolte e anche per questo chiediamo di passare dagli annunci ai fatti, attraverso una convocazione che abbiamo già sollecitato, assieme a CISL e UIL, proprio alle Direzione Generali delle Asl di Frosinone e Latina, su cui attendiamo risposta”.

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