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PROVINCIA DI FROSINONE: QUANDO IL SILENZIO È PIÙ ELOQUENTE DELLE PAROLE



Frosinone, 28 settembre 2023 - Oggi, la CGIL Frosinone Latina avrebbe dovuto partecipare agli Stati Generali del Territorio, un incontro convocato dall'Amministrazione Provinciale di Frosinone. Questo evento era stato atteso con grande interesse e speranza, in quanto offriva un'opportunità unica per coinvolgere tutte le parti interessate in una discussione approfondita sulla crisi nell'ambito produttivo del nostro territorio.

“Siamo profondamente delusi nell'apprendere che l'incontro è stato annullato senza alcuna comunicazione ufficiale da parte delle autorità preposte. La notizia ci è giunta attraverso un blog locale, con la spiegazione che il Presidente della Regione Lazio, Rocca, non poteva partecipare in quanto si trovava all'estero. Sebbene consideriamo la presenza della Regione un plus, anche nell'ottica di garanzia di un percorso, l'accaduto suscita in noi però domande e preoccupazioni, che riteniamo sia nostro dovere esprimere”. 

Queste le parole di Giuseppe Massafra, segretario generale della CGIL Frosinone Latina, che continua “In primo luogo, la decisione di annullare un incontro così importante senza un preavviso adeguato dimostra una mancanza di rispetto verso un tema centrale e vitale per il nostro territorio. La ripartenza economica e produttiva della provincia di Frosinone è una questione urgente che richiede un impegno costante e determinato da parte di tutte le parti coinvolte. Non è il rinvio della riunione in se che ci disturba, ma è la modalità con il quale avviene che denota un atteggiamento da parte dell'Amministrazione Provinciale di Frosinone più attento all'immagine e alla copertina che alle questioni in se.

È inammissibile da parte nostra che l'Amministrazione Provinciale annulli un appuntamento tanto importante per il futuro del nostro territorio che vede la partecipazione al tavolo di tutti i principali attori avvenga così, anzi, di fatto, non avvenga; e certamente questi stati generali non possono essere considerati e trattati come una celebrazione fine a se stessa o peggio ancora alla stregua di una mera parata.

Gli Stati Generali del Territorio devono essere a nostro avviso un'occasione per affrontare le sfide politiche, tecniche e economiche che affliggono la nostra provincia. Questo evento deve rappresentare una vera opportunità per mettere in atto soluzioni concrete e coinvolgere attivamente tutte le parti sociali interessate nella costruzione di una prospettiva di sviluppo e benessere della nostra provincia. 

La CGIL Frosinone Latina continuerà nell'impegno per garantire che tali questioni cruciali non vengano sottovalutate e che gli interessi dei cittadini siano adeguatamente rappresentati nelle decisioni che li riguardano. 

Invitiamo le autorità provinciali a riflettere attentamente sull'importanza di affrontare con serietà e determinazione le sfide che il nostro territorio deve affrontare. Siamo pronti e disponibili a collaborare per assicurare un futuro migliore per tutti i cittadini della provincia di Frosinone, ma il rispetto – anche nelle relazioni e nelle comunicazioni istituzionali – sarà per noi sempre una pretesa dovuta non alla sigla, ma a quello e a chi rappresentiamo.

CGIL FROSINONE LATINA: UNA MOBILITAZIONE CHE PARTE DAL TERRITORIO PER DIFENDERE I VALORI DELLA COSTITUZIONE E PROMUOVERE LA GIUSTIZIA SOCIALE



Frosinone, 8 settembre 2023 - La CGIL Frosinone Latina si mobilita in promozione e difesa dei principi fondamentali sanciti dalla Costituzione Italiana. Questo testo, nato nel 1947 dalla Resistenza, rappresenta il nucleo intoccabile su cui si fonda la nostra Repubblica. Essa incarna i valori di uguaglianza, solidarietà e partecipazione dei cittadini.

In tempi in cui questi pilastri della nostra società sembrano vacillare, crediamo sia imprescindibile metter in campo tutte le nostre forze per preservare l'integrità dei principi costituzionali che sono la base della nostra democrazia.

La Costituzione Italiana non è un semplice compendio di articoli giuridici. È il risultato di una lotta eroica, condotta da uomini e donne che hanno sacrificato tutto per difendere l'umanità e la dignità di ogni individuo. La CGIL da sempre ha fatto propri questi ideali e sempre si batterà a difesa dei diritti fondamentali:


Il Diritto al Lavoro Stabile e di Qualità: La CGIL promuove un modello di sviluppo che ponga fine alla precarietà dilagante, incrementi i salari, rinnovi i contratti e garantisca il diritto al lavoro dignitoso per tutti.


Il Diritto alla Salute Universale: Lottiamo per preservare un Servizio Sanitario Nazionale pubblico, universale e di qualità. È nostro compito garantire le risorse necessarie per preservare la sanità pubblica, riducendo i divari nell'assistenza erogata e valorizzando il lavoro di cura.


Il Diritto all'Istruzione e alla Formazione: Riteniamo che l'istruzione debba essere accessibile a tutti, dalla prima infanzia all'istruzione superiore, e che la formazione permanente debba essere un diritto per tutta la vita.


Il Contrasto alla Povertà e alle Diseguaglianze: La CGIL si impegna a combattere la povertà e le diseguaglianze, sostenendo il diritto all'abitare e un reddito che permetta una vita dignitosa per ogni cittadino.


La Difesa dell'Ambiente e degli Ecosistemi: Riteniamo essenziale la tutela dell'ambiente, inclusi acqua, suolo, biodiversità ed ecosistemi. Sosteniamo una transizione ecologica fondata sulla sostenibilità.


La Pace: Ripudiamo la guerra come strumento per risolvere le controversie internazionali. Ci impegniamo a costruire un sistema di difesa che integri la dimensione civile e nonviolenta.

Un Impegno Attivo per i Diritti

Per sostenere questi ideali e valori, la CGIL Frosinone Latina in questa fase di mobilitazione ha deciso di mettere in atto una serie di iniziative sul territorio, perché siamo convinti che è proprio dal territorio, dalle persone, prima ancora che dai lavoratori si debba partire e ripartire:

Volantinaggi Informativi nei Mercati: il mese di settembre nei mercati dei comuni di Latina martedì 12, Gaeta mercoledì 13, Formia giovedì 14, Sora giovedì 14, Frosinone giovedì 14 e Cassino sabato 16, cittadine e cittadini di tutte le età avranno l'opportunità di conoscere ed approfondire i contenuti del nostro documento intitolato "La via maestra." Questo documento è la sintesi dei nostri obiettivi, che abbracciano la difesa dei diritti sopra menzionati e la promozione di un futuro più equo e giusto.

Assemblee nei Luoghi di Lavoro: crediamo che il lavoro sia al centro della nostra società. Durante le assemblee che svolgeremo in modo capillare nei luoghi di lavoro delle nostre due province, i lavoratori, oltre ad approfondire e a confrontarsi in merito ai contenuti del documento, avranno la possibilità di votare in modo segreto per esprimere il loro sostegno alle proposte della CGIL.

Iniziative Pubbliche: in queste settimane incontreremo le associazioni e le persone nei comuni del territorio per un confronto sano che parta dalla base.

La Grande Manifestazione Nazionale a Roma il 7 Ottobre: questo percorso di mobilitazione culminerà nelle strade di Roma, dove la CGIL sarà unita a decine di altre associazioni per far sentire la nostra voce e le nostre idee a questo governo. La CGIL sostiene che questi diritti possono essere rafforzati solo attraverso una redistribuzione delle risorse e della ricchezza, chiedendo più a chi ha di più per garantire a tutti un sistema di welfare pubblico e universalistico.

Un Appello all'Unione e alla Partecipazione

La Costituzione Italiana, con i suoi principi di uguaglianza, solidarietà e partecipazione, rappresenta l'antitesi del modello attuale che il governo sta cercando di imporre. La CGIL è impegnata a difendere questi valori e a promuovere un futuro fondato sulla giustizia sociale e sui diritti costituzionali. Invitiamo, pertanto, tutti: cittadini, lavoratori, studenti, pensionati ad unirsi a noi in questo difficile compito per difendere i diritti fondamentali e costruire una società migliore per tutti.

LA CANCELLAZIONE DEL REDDITO DI CITTADINANZA TRA FROSINONE E LATINA COLPIRÀ QUASI 50.000 PERSONE. MASSAFRA CGIL:"CON COMUNI E PROVINCE PER FAR FRONTE COMUNE, MA IL VERO TEMA È ACCESSO AL LAVORO E SALARIO MINIMO"



Il governo ha compiuto un errore inaccettabile e gravissimo decidendo di cancellare il Reddito di Cittadinanza. Nelle province di Frosinone e Latina questa scelta politica ha gettato nell'incertezza e nel disagio oltre 22.000 nuclei familiari, coinvolgendo quasi 50.000 persone – per la precisione 26.249 su Latina e 22.328 su Frosinone - che si trovano ora senza una fonte di reddito da un giorno all'altro. Questa drastica decisione dimostra una mancanza di sensibilità e responsabilità verso la popolazione più vulnerabile del nostro paese.

Il Reddito di Cittadinanza era un sostegno fondamentale per le famiglie in difficoltà, offrendo un aiuto economico per far fronte alle spese quotidiane, garantendo il diritto fondamentale alla dignità e alla sicurezza economica. La cancellazione di questo sostegno mette a repentaglio il futuro di queste famiglie, costringendole a vivere nell'angoscia dell'incertezza finanziaria e della povertà.

Il governo ha ignorato le reali necessità delle persone e ha preferito prendere decisioni di carattere puramente economico senza valutare l'impatto sociale devastante che questa misura avrebbe avuto. Le conseguenze di questa scelta politica avranno un effetto a catena, con il rischio concreto di incremento della povertà, dell'instabilità sociale e del degrado delle comunità colpite.

Come CGIL, oltre a ritenere profondamente ingiusto e inaccettabile un passo del genere, pensiamo che in realtà questo governo si stia continuando a nascondere evitando quello che realmente è il punto nevralgico della discussione e che proprio il Reddito di Cittadinanza ha avuto il merito di portare all’attenzione del dibattito pubblico: l’accesso al mondo del lavoro e il salario minimo garantito; per la prima volta in Italia le persone hanno avuto la possibilità di non dover accettare per forza lavori non regolari e/o non adeguatamente retribuiti”. Così si espresso il segretario generale della CGIL Frosinone Latina Giuseppe Massafra, che continua: “i temi che riguardano il mercato del lavoro e il suo stato di salute vanno affrontati con la massima urgenza e determinazione se non vogliamo arrivare a un tracollo economico e sociale; salario minimo, ma anche come avviene l’accesso al mondo del lavoro, le pari opportunità, i centri per l’impiego ormai soppiantati nella loro funzione pubblica dalle agenzie per il lavoro private, le condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la formazione continua e obbligatoria e altro ancora. Inoltre, la mancanza improvvisa di risorse economiche sulle quali si faceva affidamento potrebbe limitare l'accesso ai servizi sanitari e all'istruzione, mettendo a repentaglio la salute e il benessere dei membri più vulnerabili di queste famiglie, famiglie e persone che a partire da gennaio 2024 potrebbero non avere più i requisiti per accedere alla nuova misura di sostegno varata dal governo, ovvero l’assegno d’inclusione. Stando ai primi dati, infatti, sarebbero 7.042 su Latina e 6.235 su Frosinone i nuclei familiari che a Gennaio rischiano di non poter richieder l’assegno d’inclusione, una vera bomba sociale che si riverserà su tutti comuni del Lazio meridionale e sui loro servizi. Una situazione critica e delicatissima: i sindaci delle province di Frosinone e Latina, gli amministratori provinciali, la politica tutta può e deve svolgere un ruolo cruciale nel mitigare i rischi, nel sostenere le famiglie colpite e nel rappresentare queste istanze al governo. Come CGIL ribadiamo la nostra volontà di far fronte comune per supportare le famiglie in difficoltà e affrontare questa fase con soluzioni concrete e sensibili al fine di arginare e le problematiche incombenti e sostenere le famiglie e le persone colpite”. Così conclude Giuseppe Massafra.

FLC CGIL E FP CGIL INCONTRANO IL COMUNE DI FROSINONE PER GLI ASILI NIDO, C'È PREOCCUPAZIONE PER IL FUTURO



Finalmente il 17 luglio si è tenuto in tarda mattinata l’incontro con l’assessore Sementilli, i funzionari assegnati al servizio del Comune di Frosinone e l’organizzazione sindacale CGIL nelle persone del Segretario confederale e Segretario Generale FP CGIL Giovanni Salzano e la Segretaria Generale FLC CGIL Clelia Allocca per fare il punto sulla gestione e coordinamento dei nidi d’infanzia comunali.

I funzionari e l’assessore hanno rappresentato le grandi difficoltà incontrate negli ultimi mesi per finanziare adeguatamente i due nidi Fantasia a gestione diretta e Pollicino in concessione.

Se ci avessero convocato oltre due mesi fa quando abbiamo inviato prima richiesta formale, avremmo potuto (come avvenuto per altri comuni) rappresentare a tutti i livelli istituzionali la necessità di intervento finanziario a sostegno.

Il Comune, infatti, attraverso l’assessore al ramo, ha sostenuto che gli interventi normativi in materia della Regione, hanno inciso pesantemente sulle cassa del comune e hanno portato l’amministrazione a valutare anche scelte drastiche come la privatizzazione del nido Pollicino.

Pertanto, per scongiurare questa scelta sono stati reperiti fondi di bilancio che però permetteranno di assicurare il servizio solo per 45 bambini e non più i 60 previsti fino a giugno 2024.

La CGIL, attraverso le sue categorie di riferimento FP CGIL e la FLC CGIL di Frosinone Latina, pur apprezzando l’impegno profuso dall’amministrazione nutre delle forti perplessità sulla stabilità futura del servizio e sui tagli effettuati per l’anno 2023/2024. Ciò desta ansia e preoccupazione nelle famiglie e nelle lavoratrici del servizi. I nidi d'infanzia sono un servizio educativo e sociale di interesse pubblico, aperto a tutte le bambine e i bambini in età compresa tra i 3 e i 36 mesi, che concorre con le famiglie alla loro crescita e formazione, nel quadro di una politica per la prima infanzia e a garanzia del diritto all'educazione, nel rispetto della identità individuale, culturale e religiosa. L'asilo nido costituisce, inoltre, servizio di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle famiglie, quale strumento a supporto di una migliore organizzazione dei nuclei familiari.

I nidi d’infanzia costituiscono un servizio essenziale per l’intera comunità, sono le fondamenta della comunità stessa: permettono la crescita e la formazione del bambino, futuro cittadino; e consentono alle famiglie un sereno approccio al lavoro e incrementano l’autonomia dei giovani e le donne, soggetti che hanno sempre maggiore difficoltà ad approcciare al lavoro per la mancanza di adeguati supporti.

Investimenti finanziari errati, buchi di bilancio non possono ricadere sempre sulla parte più fragile della società. Le richieste di accesso ai servizi 0 - 6 sono numerosissime e spesso non vengono evase dai servizi Pubblici siano essi in gestione diretta che in convenzione spingendo in questo modo verso i privati che spesso offrono maggiore disponibilità e flessibilità di soluzioni.

Alle famiglie infatti, che in questa fase hanno visto il loro reddito già scarso, ulteriormente eroso dalla inflazione molto alta non resta molto da scegliere, devono rivolgersi verso i privati (chi può farlo) o sono costrette ad attendere i 24 mesi con sacrifici nell’educazione e formazione del bambino e nell’approccio al lavoro (aspettative, part time...) per poi usufruire delle sezioni primavera.

Non è ammissibile che la città di Frosinone, capoluogo di Provincia, non trovi risorse adeguate per garantire la gestione diretta e/o convenzionata per la stabilità necessaria di servizi essenziali per i propri cittadini.

Dopo le scelte difficili affrontate a causa della pandemia, sono stati i sacrifici lavorativi ed economici delle operatrici che hanno permesso di riportare l’attività del nido Pollicino al massimo della capienza di 60 bambini. Questo non va dimenticato! Tutti questi sacrifici non possono essere vanificati!

Se il Comune non modifica il proprio orientamento il prossimo anno educativo 15 famiglie non potranno più accedere al servizio e le lavoratrici saranno costrette a terminare l’attività lavorativa un mese prima con conseguenti tagli retributivi. Tutto ciò risulta inaccettabile!

Bisogna intervenire a tutti i livelli, regionale e comunale, per evitare una riduzione del servizio di asilo nido nel capoluogo. Se vogliamo, concretamente, invertire la rotta della denatalità nel nostro Paese non possiamo avere una contrazione dei servizi pubblici necessari alle famiglie.

Auspichiamo e per parte nostra favoriremo, una proficua interlocuzione Istituzionale tra le amministrazione (Regione e Comune di Frosinone) per portare alla stabilizzazione e l’ampliamento del sevizio in gestione pubblica diretta in primis, comunque evitando derive privatistiche.

Frosinone 17.07.2023

A LATINA SINDACATI FUORI DAL TAVOLO SUI FONDI PNRR, CGIL CISL UIL NON CI STANNO





Dopo una prima fase in cui le sigle sindacali territoriali sono state coinvolte attivamente nei tavoli riguardanti fondi PNRR, strategie territoriali e Fesr in molti dei comuni delle province di Latina e Frosinone, ora – giunti finalmente alla fase operativa – la sensazione è quella che si voglia – da parte delle istituzioni – ridurre il tutto a una mera pratica burocratica senza garantire il confronto tra le parti, così come giustamente previsto dal Protocollo sottoscritto alla Presidenza dei Ministri.

Infatti, proprio nel capoluogo pontino, negli scorsi giorni si è creata una task force composta dalla Prefettura e dalla Ragioneria territoriale dello Stato che, alla presenza del sindaco Celentano, si è riunita nella sala De Pasquale del palazzo comunale (al tavolo erano presenti il Prefetto Maurizio Falco, il direttore della Ragioneria territoriale dello Stato Antonio Manca, il vice Prefetto Monica Perna e i tecnici del Mef), estromettendo di fatto i rappresentanti territoriali delle lavoratrici e dei lavoratori da un tavolo che, con la sua natura seminariale, è entrato realmente nel vivo dei procedimenti tecnici da attuare rispetto alla piattaforma telematica, al controllo, al monitoraggio e alla rendicontazione.

CGIL CISL UIL non possono accettare una situazione di questo tipo: ”Non si può parlare di investimenti, di risorse per lo sviluppo e del rilancio di un territorio senza il coinvolgimento attivo di chi rappresenta il mondo del lavoro e i lavoratori, si tratta di un’esclusione determinante che denota quanto meno un grave errore di sottovalutazione; la gestione dei fondi non deve essere considerata esclusivamente una pratica burocratica, c’è bisogno di confronto e di sinergie per far si che quella che potrebbe essere una straordinaria opportunità di sviluppo per il nostro territorio non vada banalmente sciupata”. Questo quanto dichiarato dai segretari generali territoriali di CGIL CISL UIL, rispettivamente Giuseppe Massafra, Roberto Cecere e Luigi Garullo.






SOSPESO IL BADGE DI CANTIERE SU LATINA, MASSAFRA CGIL: UN PASSO INDIETRO INACCETTABILE



Il presidente della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli a partire dal 26 giugno c.m. ha deciso di congelare il protocollo d'intesa sottoscritto da Fillea CGIL di Frosinone-Latina, Filca CISL di Latina e Feneal UIL di Latina assieme ad ANCE Latina che disciplina diverse misure di sicurezza e rispetto delle norme contrattuali nonché l’introduzione in forma obbligatoria del badge di cantiere nei cantieri edili per l’esecuzione di lavori pubblici appaltati dalla stessa Provincia di Latina per importi superiori a 150.000 euro.

L'importanza del badge di cantiere in edilizia, in particolare sul nostro territorio è determinante: il badge identifica i lavoratori autorizzati a entrare nel cantiere garantendo che solo le persone addestrate e qualificate abbiano accesso alle aree di lavoro, riducendo i rischi di incidenti e promuovendo un ambiente di lavoro sicuro; indossare il badge di cantiere aiuta a identificare chiaramente i lavoratori durante le attività lavorative e ciò permette di assegnare responsabilità specifiche a determinate persone e facilita la comunicazione tra i membri della squadra; inoltre, in caso di situazioni di emergenza, il badge di cantiere aiuta a identificare rapidamente le persone presenti sul sito, facilitando l'evacuazione e l'assistenza medica, se necessario. Non è un caso che in molti Paesi, l'uso del badge di cantiere è obbligatorio per rispettare le normative in materia di sicurezza sul lavoro e per ottemperare alle leggi e ai regolamenti locali relativi ai cantieri edili.

In sintesi, il badge di cantiere svolge un ruolo fondamentale nella sicurezza, nel controllo e nella gestione dei cantieri edili. Assicurarsi che tutti i lavoratori indossino e utilizzino correttamente il proprio badge contribuisce a creare un ambiente di lavoro più sicuro e ben organizzato.

“Congelare un protocollo dai contenuti così virtuosi e frutto del grande lavoro delle parti sociali rappresenta un passo indietro inaccettabile per il settore dell'edilizia nel nostro territorio”. Così Giuseppe Massafra, segretario generale CGIL Frosinone Latina, che continua:“ si compromette la sicurezza nei luoghi di lavoro perché, senza il badge di cantiere, diventa difficile identificare e controllare chi ha accesso allo stesso e consentire l'ingresso di persone non autorizzate certamente aumenterebbe il rischio di incidenti, furti o vandalismo. La presenza di lavoratori non qualificati o non addestrati può mettere a repentaglio la sicurezza di tutti coloro che si trovano sul cantiere.

Senza il badge di cantiere, diventa più difficile assegnare responsabilità specifiche ai lavoratori e identificare chi è coinvolto in determinate attività o situazioni. Ciò potrebbe complicare la gestione delle responsabilità legali e delle assicurazioni in caso di incidenti o danni sul cantiere.

Per questo, in particolare nel settore già delicato dell'edilizia, in un territorio potenzialmente a rischio anche di infiltrazioni criminali come quello di Latina, una scelta del genere rappresenta una scelleratezza dal punto di vista politico e sociale. Ci auguriamo pertanto un tempestivo intervento di di ANAC e AGCOM che dia seguito a tutti i contenuti del protocollo d'intesa perché quello di cui ha bisogno l'edilizia sul nostro territorio è di lavoro di qualità, di trasparenza nei cantieri, di formazione, di interventi ispettivi regolari, di contrastare la concorrenza sleale tra le imprese; ma soprattutto di affermare e rafforzare la legalità, la sicurezza e i diritti dei lavoratori”.



ALL’OSPEDALE SPAZIANI DI FROSINONE POSSIBILE CHIUSURA DEL REPARTO MALATTIE INFETTIVE, SI PARLA DI DIMISSIONI DI MASSA PER PROTESTA, LA CGIL CHIEDE INCONTRO IMMEDIATO



Tre medici per coprire una turnazione h24 in un reparto con 14 posti letto e ambulatori dedicati. Questa la situazione nel reparto malattie infettive all’Ospedale Spaziani di Frosinone, che rischia di degenerare in una chiusura per carenza di medici.Una chiusura che va assolutamente scongiurata nel rispetto di un territorio che già ha visto subire negli ultimi anni una serie devastante di tagli nella sanità pubblica e nel rispetto di tutti quei medici e del personale sanitario che con il loro lavoro riescono a tenere in piedi servizi e strutture che necessiterebbero di assunzioni e investimenti, non di ulteriori tagli.

La rabbia è molta. La CGIL ha chiesto immediatamente un incontro alla dirigenza aziendale locale che nel frattempo è impegnata nella ricerca di un infettivologo disponibile, ma occorre un impegno e interventi a lungo termine soprattutto a livello regionale per invertire una tendenza e una deriva pericolose in tutto il comparto della sanità pubblica nel nostro territorio.





LA CGIL INVIA UNA LETTERA ALLE ISTITUZIONI PER SENSIBILIZZARE SUI TEMI DI SALUTE E SANITÀ IN VISTA DELLA MANIFESTAZIONE DEL 24 GIUGNO


 


                   Ai Sindaci delle province di Frosinone e Latina 

       Ai Presidenti delle province di Frosinone e Latina

Alle Consigliere e ai Consiglieri delle province di Frosinone e Latina

Alle Consigliere e ai Consiglieri Regionali eletti nelle province di Frosinone e Latina

Alle Deputate a ai Deputati eletti nelle province di Frosinone e Latina

Alle Senatrici e ai Senatori eletti nelle province di Frosinone e Latina

Gentile Rappresentante del territorio


La CGIL e un'ampia rete di associazioni laiche e cattoliche, che hanno condiviso l'Appello "Insieme per la Costituzione", organizzano una manifestazione nazionale il 24 giugno a Roma con concentramento in Piazza della Repubblica ore 09:30 e comizio conclusivo in Piazza del Popolo; in difesa del diritto alla salute delle persone e nei luoghi di lavoro e per la difesa e rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, pubblico e universale.

SALUTE, DIRITTO FONDAMENTALE DELLE PERSONE E DELLE COMUNITÀ

Per la tutela del diritto alla Salute, per un Servizio Sanitario Nazionale e un sistema socio sanitario - pubblico, solidale e universale - a cui garantire le necessarie risorse economiche e organizzative ma soprattutto il personale: operatori e professionisti che possano realmente garantire il diritto alla cura di tutte e tutti, con salari adeguati, per contrastare il continuo indebolimento della sanità pubblica, recuperare i divari nell’assistenza effettivamente erogata, a partire da quella territoriale e dalle liste d’attesa, e valorizzare il lavoro di cura; serve, per questo, un piano straordinario pluriennale di assunzioni che vada oltre le stabilizzazioni e il turnover, superi la precarietà della cura e di chi cura; per garantire la salute e la dignità delle persone non autosufficienti; per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro, rilanciando il ruolo dei servizi della prevenzione, ispettivi e di vigilanza. Avere una sanità pubblica vuol dire garantire le cure per tutte e tutti, in tutto il Paese, e fermare la privatizzazione della sanità e della salute.

Questa Ã¨  una questione che ha una rilevanza nazionale, ma che impatta in maniera diversa su tutti i territori.  Cogliamo l’occasione, dunque, per sensibilizzare le istituzioni, affinché, anche su questi territori possa avviarsi una discussione capace di affermare, nelle prerogative delle proprie funzioni, il diritto alla salute pubblica come diritto inalienabile.


Cordiali Saluti


Il Segretario Generale CGIL Frosinone Latina


Giuseppe Massafra

LA CGIL, LO SPI E FUNZIONE PUBBLICA CHIEDONO INCONTRO URGENTE AL DIRETTORE ASL DI FROSINONE


La CGIL, lo SPI CGIL e la FP CGIL di Frosinone Latina chiedono un incontro urgente relativamente ai centri prelievi ospedalieri e distrettuali della provincia di Frosinone. Urge la necessità di potenziarli con più personale e di aumentare il numero dei punti prelievo per poter dare migliori risposte alla cittadinanza, non avere carichi di lavoro eccessivi per il personale e soprattutto di non disincentivare i cittadini verso le strutture pubbliche; è necessario, ad esempio, riaprire il centro prelievi presso la palazzina Q nella sede di via A. Fabi.

Dal 2 maggio è stata tolta, inoltre, la possibilità di prenotare gli esami presso i centri prelievi della Asl creando notevole disagio soprattutto ai cittadini con fragilità, che con la prenotazione potevano evitare di fare ore di fila per l’effettuazione degli esami.

Chiediamo, quindi, di valutare la possibilità, oltre che di un potenziamento, anche di attivare una doppia modalità di accesso al centro prelievi (con prenotazione e non) per ogni Distretto e/o Ospedale provinciale. La riduzione dei tempi di accertamento degli esami permetterebbe anche una risposta più tempestiva in caso di riscontro di eventuali patologie.

Dobbiamo investire nella sanità pubblica e potenziare i servizi ai cittadini iniziando da quelli che possono essere risolti con una migliore organizzazione.

Frosinone, 06 giugno 2023

FEMMINICIDIO A CASSINO, LA CGIL CONDANNA OGNI FORMA E ATTO DI VIOLENZA SULLE DONNE. IL TRE GIUGNO INIZIATIVA AL PARCO BADEN POWELL


La CGIL condanna qualsiasi forma di violenza – sia essa fisica, mentale o morale – nei confronti delle donne. Crediamo sia arrivato il momento di dire basta! La violenza sulle donne è un flagello sociale che continua a minare il mondo in cui viviamo, senza confini geografici. È un'offesa non solo alla dignità umana, ma anche ai valori fondamentali di uguaglianza, rispetto e libertà. Non possiamo più restare in silenzio di fronte a questa ingiustizia perpetrata contro le nostre madri, figlie, sorelle e amiche.

Questa volta è successo a Cassino, città che è stata sconvolta da un crimine tanto ingiusto quanto efferato, l’omicidio della giovane Pena Santana Yirel Natividad. Come CGIL, non solo esprimiamo vicinanza e affetto alla famiglia e ai cari della vittima, ma facciamo un appello – l’ennesimo – alle autorità: intensificare i loro sforzi per garantire la sicurezza delle donne, migliorare l'accesso alla giustizia e assicurare che i colpevoli siano puniti con severità. Inoltre, invitiamo tutti i mezzi e gli strumenti di comunicazione a porre l'attenzione su questo tema cruciale, non solo attraverso la denuncia dei casi di violenza, ma anche promuovendo una cultura del rispetto del prossimo, delle differenze come arricchimento e dell'empatia. Ognuno di noi può contribuire a porre fine alla violenza sulle donne nel proprio pensare, comunicare ed agire quotidiano, tanto nella dimensione pubblica quanto in quella privata, in casa e nei luoghi di lavoro.

Il 3 giugno saremo presenti – e invitiamo tutti a partecipare - all’iniziativa promossa dal Comune di Cassino “CassiNO dice NO alla Violenza” che si svolgerà a partire dalle ore 10 presso il Parco Baden Powell di Cassino.


A LATINA INCENDIATO ANCHE IL CHIOSCO DEL PROGETTO “LATINADAMARE”, LA CGIL A SOSTEGNO DELL'IMPRESA SOCIALE “SEASIDE MUSIC YOUNG”


Due chioschi dati alle fiamme nel giro di due giorni. Sebbene le indagini siano in corso appare piuttosto chiaro che – oltre ad essere di origine dolosa – i due incendi facciano parte di un disegno intimidatorio nei confronti degli operatori balneari ma non solo: un segnale ben preciso al litorale e alla città. Segnale che, se vogliamo, assume anche un valore simbolico vista coincidenza temporale con le elezioni amministrative a Latina.

Il primo chiosco, nel 2017, aveva visto rinunciare le prime due ditte aggiudicatarie della concessione demaniale e per questo il sindaco Coletta convinto che dietro ci fossero atti intimidatori, dopo aver presentato un esposto contro ignoti, aveva avuto la possibilità di assegnare il chiosco con un avviso pubblico inserendolo di fatto nel progetto “LatinaDAmare”. Il progetto, che si era aggiudicato un finanziamento di 320 mila euro nell’ambito del bando della Regione Lazio “Itinerario Giovani”, comprendeva, oltre al chiosco balneare, anche l’immobile comunale adiacente alla casa cantoniera di Borgo Sabotino e una porzione dell’immobile comunale di via XVIII Dicembre 24. La gestione, affidata all'impresa sociale “Seaside Music Young” vincitrice del bando, ha una valenza simbolica importantissima, infatti si tratta di un gruppo di giovani under 35 che hanno come obiettivo la costruzione di una rete di spazi funzionalmente connessi e di servizi finalizzati alla fruizione del territorio pontino, permettendone la valorizzazione. Tre gli snodi fondamentali: Il mare, la musica e la cultura. Ma soprattutto agire per e nella legalità, in un territorio che troppo spesso negli ultimi anni ha dovuto subire i tristi risvolti sociali figli delle attività della criminalità organizzata. E questi ultimi atti potrebbero purtroppo confermare che ancora non ci possiamo permettere di abbassare la guardia nell'impegno alla lotta all'illegalità e alla criminalità nel capoluogo pontino.

La CGIL, da sempre in prima linea nelle battaglie all'illegalità di qualsiasi matrice essa sia, oltre a manifestare la solidarietà nei confronti di questi giovani impegnati in un progetto culturale nobile, che mira a dare nuova vita a spazi e luoghi del territorio, si mette a disposizione per sostenere la ricostruzione dei chioschi balneari incendiati, così come a farsi promotrice con le istituzioni della realizzazione di un tavolo che assieme alle forze dell'ordine e alle parti sociali affronti fattivamente piaga delle interferenze criminali nelle attività nel comune e nella provincia di Latina.




FUNZIONE PUBBLICA E CGIL: DIFENDEREMO LA SANITÀ PUBBLICA DELLA PROVINCIA DI LATINA


Sono chiamato a scelte dolorose.” Così esordisce il neo eletto presidente Rocca parlando della sua idea di “riorganizzazione della sanità “delle province di Frosinone Latina.

Nella Asl di Latina servono assunzioni per garantire i servizi e per rilanciare la sanità territoriale, il servizio d’emergenza sanitaria, nella provincia di Latina, deve continuare il percorso di internalizzazione che era cominciato.

Il territorio non permetterà nessun arretramento della sanità provinciale. Abbiamo già dato all’ epoca della Polverini e non intendiamo rinunciare a nessun servizio che abbiamo riottenuto. Semmai, visti i tempi lunghi per le visite ad esempio di tipologia “B” 10 giorni, la direzione dovrebbe essere quella opposta ovvero un potenziamento dell’Ospedale e del Territorio, della loro integrazione che ancora oggi è carente e non derogare al privato.

Si parla di scelte dolorose quando dovremmo parlare di investimenti. Investimenti di personale e di strutture. Con i fondi del PNRR rischiamo di ritrovarci strutture nuovissime senza il personale necessario per farle funzionare e rispondere alla domanda di salute dei cittadini.

Non vogliamo ritrovarci davanti altre delibere di affidamento nei confronti dei privati per la loro gestione.

Chiediamo, fermamente, un confronto e una discussione prima di intraprendere qualsiasi scelta che abbia ricadute sulla sanità provinciale.

Sui fondi del PNRR dobbiamo fare una discussione franca, bisogna superare la legge che blocca le assunzioni dall’ anno 2010 al livello si spesa del 2004 meno l’1,4 % e bisogna finanziare anche le assunzioni del personale oltre che delle strutture.

Senza il superamento di questa legge, senza il superamento del numero chiuso dell’università di medicina e senza investimenti nella sanità pubblica rischiamo di non riuscire a garantire il diritto alla salute nei nostri territori.

Invece di lavorare su soluzioni strutturali, investendo nella sanità pubblica e nella valorizzazione del personale, si decide di affidare alle strutture private 350 posti letto per gestire il sovraffollamento dei pronto soccorso. Si procede senza verificare preventivamente le condizioni di lavoro (carichi di lavoro, personale in servizio), i contratti applicati e se ci sono subappalti a cooperative in quelle strutture private.

Una scelta che non condividiamo e che va in direzione opposta a quella di una sanità pubblica efficiente ed efficace alla quale non intendiamo, minimamente, rinunciare.

Se prendiamo come esempio i Pronto Soccorso degli Ospedali di Latina, Terracina, Formia e Fondi, nonostante hanno degli accessi importanti e sono il punto di riferimento per dei territori vastissimi, sono cronicamente carenti di personale infermieristico e soprattutto medico. Non hanno una completa integrazione socio-sanitaria con il territorio che, purtroppo, genera confusione portandoli a diventare i primi punti di accesso che i cittadini utilizzano senza nessun filtro andando a creare sovraffollamento.

Nel territorio di Latina, nonostante ci sia un DEA di II° Livello “Santa Maria Goretti”, quest’ultimo non versa in buone condizioni, con sovraffollamento, costante fuga del personale, con inserimento di cooperative private e continue aggressioni ai sanitari.

C’è un solo servizio di Endoscopia Urologica in tutta la provincia, che potrebbe essere a rischio chiusura per mancata sostituzione del personale che si avvia al pensionamento, e stessa sorte è in arrivo per il CAD di Sezze se non si procede con le assunzioni.

Nei reparti di Nefrologia e Medicina Interna dell’Ospedale di Latina la carenza di personale infermieristico e di supporto è ormai insostenibile.

L’Ospedale di Formia consta di una pericolosa mancanza cronica di personale ostetrico con grave disagio per le puerpere ed i neonati, avendo in servizio solo 7 Ostetriche a fronte delle 12 necessarie all’ assistenza per le 24 ore; nonché una carenza di chirurghi e di anestesisti che se non immediatamente affrontata potrebbe portare a una riduzione dei servizi.

All’ Ospedale “San Giovanni di Dio” di Fondi la carenza del personale medico presso il reparto di medicina, radiologia e pronto soccorso è diventata cronica. C’ è bisogno di assunzioni stabili superando la copertura dei turni da parte di cooperative di medici dove vengono pagate ingenti somme di denaro ad ore, oltre la mancanza degli Oss per tutto il presidio ospedaliero.

Nei presidi Ospedalieri della Asl di Latina c’ è una carenza cronica di OSS, il concorso Regionale è ancora fermo e la richiesta della Asl di Latina di procedere ad un avviso pubblico per 15 OSS non è stata ancora pubblicata sul Burl della Regione Lazio. Abbiamo la necessità che si proceda speditamente anche con la pubblicazione dell’Avviso pubblico, a tempo determinato, riguardante il personale infermieristico così da permettere nuove assunzioni in modo da poter garantire alle lavoratrici e ai lavoratori il diritto alle ferie e ai reparti di avere i minimi essenziali per il loro funzionamento, senza assunzioni tutto questo non sarà possibile.

Ecco, prima di parlare di scelte dolorose o affidare posti letto alle strutture private, dobbiamo garantire, migliorare e difendere le strutture e i servizi che abbiamo. Dobbiamo valorizzare tutto il personale della Asl di Latina che garantisce quotidianamente il diritto alla salute nella nostra provincia.

Bisogna continuare il percorso di internalizzazione del servizio di emergenza sanitaria oggi appaltato al privato nella provincia di Latina. Un servizio pubblico come l’ emergenza sanitaria deve tornare ad essere gestito, nella provincia di Latina, direttamente dall’ Agenzia regionale emergenza sanitaria così da non avere nella stessa Regione Lazio lavoratrici e lavoratori che a parità di lavoro non hanno gli stessi diritti e lo stesso salario.

Così come bisogna procedere con la re-internalizzazione del servizio di assistenza infermieristica che ha 16 p.l. (dove lavorano infermieri e Oss) all' interno del reparto di Degenza Infermieristica della Casa della Salute di Sezze che, ad oggi, viene gestito in appalto dalla Cooperativa.
Funzione Pubblica e CGIL Frosinone Latina non permetteranno nessun arretramento della sanità nelle province.

Non accetteremo scelte non confrontate con i territori, non siamo disponibili a ulteriori sacrifici.

Il 17 Maggio alle ore 16.30 ci sarà una assemblea sindacale, presso l’ Ospedale “Dono Svizzero” di Formia, dove parteciperà il Segretario Generale Maurizio Landini in difesa della sanità pubblica e verso la manifestazione nazionale del 20 Maggio a Napoli per dire a gran voce al governo :”Ascoltate il Lavoro”.

Non assisteremo passivamente a “scelte dolorose”, siamo pronti alla mobilitazione.


Funzione Pubblica CGIL Frosinone Latina                CGIL Frosinone Latina