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LA CGIL, LO SPI E FUNZIONE PUBBLICA CHIEDONO INCONTRO URGENTE AL DIRETTORE ASL DI FROSINONE


La CGIL, lo SPI CGIL e la FP CGIL di Frosinone Latina chiedono un incontro urgente relativamente ai centri prelievi ospedalieri e distrettuali della provincia di Frosinone. Urge la necessità di potenziarli con più personale e di aumentare il numero dei punti prelievo per poter dare migliori risposte alla cittadinanza, non avere carichi di lavoro eccessivi per il personale e soprattutto di non disincentivare i cittadini verso le strutture pubbliche; è necessario, ad esempio, riaprire il centro prelievi presso la palazzina Q nella sede di via A. Fabi.

Dal 2 maggio è stata tolta, inoltre, la possibilità di prenotare gli esami presso i centri prelievi della Asl creando notevole disagio soprattutto ai cittadini con fragilità, che con la prenotazione potevano evitare di fare ore di fila per l’effettuazione degli esami.

Chiediamo, quindi, di valutare la possibilità, oltre che di un potenziamento, anche di attivare una doppia modalità di accesso al centro prelievi (con prenotazione e non) per ogni Distretto e/o Ospedale provinciale. La riduzione dei tempi di accertamento degli esami permetterebbe anche una risposta più tempestiva in caso di riscontro di eventuali patologie.

Dobbiamo investire nella sanità pubblica e potenziare i servizi ai cittadini iniziando da quelli che possono essere risolti con una migliore organizzazione.

Frosinone, 06 giugno 2023

FEMMINICIDIO A CASSINO, LA CGIL CONDANNA OGNI FORMA E ATTO DI VIOLENZA SULLE DONNE. IL TRE GIUGNO INIZIATIVA AL PARCO BADEN POWELL


La CGIL condanna qualsiasi forma di violenza – sia essa fisica, mentale o morale – nei confronti delle donne. Crediamo sia arrivato il momento di dire basta! La violenza sulle donne è un flagello sociale che continua a minare il mondo in cui viviamo, senza confini geografici. È un'offesa non solo alla dignità umana, ma anche ai valori fondamentali di uguaglianza, rispetto e libertà. Non possiamo più restare in silenzio di fronte a questa ingiustizia perpetrata contro le nostre madri, figlie, sorelle e amiche.

Questa volta è successo a Cassino, città che è stata sconvolta da un crimine tanto ingiusto quanto efferato, l’omicidio della giovane Pena Santana Yirel Natividad. Come CGIL, non solo esprimiamo vicinanza e affetto alla famiglia e ai cari della vittima, ma facciamo un appello – l’ennesimo – alle autorità: intensificare i loro sforzi per garantire la sicurezza delle donne, migliorare l'accesso alla giustizia e assicurare che i colpevoli siano puniti con severità. Inoltre, invitiamo tutti i mezzi e gli strumenti di comunicazione a porre l'attenzione su questo tema cruciale, non solo attraverso la denuncia dei casi di violenza, ma anche promuovendo una cultura del rispetto del prossimo, delle differenze come arricchimento e dell'empatia. Ognuno di noi può contribuire a porre fine alla violenza sulle donne nel proprio pensare, comunicare ed agire quotidiano, tanto nella dimensione pubblica quanto in quella privata, in casa e nei luoghi di lavoro.

Il 3 giugno saremo presenti – e invitiamo tutti a partecipare - all’iniziativa promossa dal Comune di Cassino “CassiNO dice NO alla Violenza” che si svolgerà a partire dalle ore 10 presso il Parco Baden Powell di Cassino.


A LATINA INCENDIATO ANCHE IL CHIOSCO DEL PROGETTO “LATINADAMARE”, LA CGIL A SOSTEGNO DELL'IMPRESA SOCIALE “SEASIDE MUSIC YOUNG”


Due chioschi dati alle fiamme nel giro di due giorni. Sebbene le indagini siano in corso appare piuttosto chiaro che – oltre ad essere di origine dolosa – i due incendi facciano parte di un disegno intimidatorio nei confronti degli operatori balneari ma non solo: un segnale ben preciso al litorale e alla città. Segnale che, se vogliamo, assume anche un valore simbolico vista coincidenza temporale con le elezioni amministrative a Latina.

Il primo chiosco, nel 2017, aveva visto rinunciare le prime due ditte aggiudicatarie della concessione demaniale e per questo il sindaco Coletta convinto che dietro ci fossero atti intimidatori, dopo aver presentato un esposto contro ignoti, aveva avuto la possibilità di assegnare il chiosco con un avviso pubblico inserendolo di fatto nel progetto “LatinaDAmare”. Il progetto, che si era aggiudicato un finanziamento di 320 mila euro nell’ambito del bando della Regione Lazio “Itinerario Giovani”, comprendeva, oltre al chiosco balneare, anche l’immobile comunale adiacente alla casa cantoniera di Borgo Sabotino e una porzione dell’immobile comunale di via XVIII Dicembre 24. La gestione, affidata all'impresa sociale “Seaside Music Young” vincitrice del bando, ha una valenza simbolica importantissima, infatti si tratta di un gruppo di giovani under 35 che hanno come obiettivo la costruzione di una rete di spazi funzionalmente connessi e di servizi finalizzati alla fruizione del territorio pontino, permettendone la valorizzazione. Tre gli snodi fondamentali: Il mare, la musica e la cultura. Ma soprattutto agire per e nella legalità, in un territorio che troppo spesso negli ultimi anni ha dovuto subire i tristi risvolti sociali figli delle attività della criminalità organizzata. E questi ultimi atti potrebbero purtroppo confermare che ancora non ci possiamo permettere di abbassare la guardia nell'impegno alla lotta all'illegalità e alla criminalità nel capoluogo pontino.

La CGIL, da sempre in prima linea nelle battaglie all'illegalità di qualsiasi matrice essa sia, oltre a manifestare la solidarietà nei confronti di questi giovani impegnati in un progetto culturale nobile, che mira a dare nuova vita a spazi e luoghi del territorio, si mette a disposizione per sostenere la ricostruzione dei chioschi balneari incendiati, così come a farsi promotrice con le istituzioni della realizzazione di un tavolo che assieme alle forze dell'ordine e alle parti sociali affronti fattivamente piaga delle interferenze criminali nelle attività nel comune e nella provincia di Latina.




FUNZIONE PUBBLICA E CGIL: DIFENDEREMO LA SANITÀ PUBBLICA DELLA PROVINCIA DI LATINA


Sono chiamato a scelte dolorose.” Così esordisce il neo eletto presidente Rocca parlando della sua idea di “riorganizzazione della sanità “delle province di Frosinone Latina.

Nella Asl di Latina servono assunzioni per garantire i servizi e per rilanciare la sanità territoriale, il servizio d’emergenza sanitaria, nella provincia di Latina, deve continuare il percorso di internalizzazione che era cominciato.

Il territorio non permetterà nessun arretramento della sanità provinciale. Abbiamo già dato all’ epoca della Polverini e non intendiamo rinunciare a nessun servizio che abbiamo riottenuto. Semmai, visti i tempi lunghi per le visite ad esempio di tipologia “B” 10 giorni, la direzione dovrebbe essere quella opposta ovvero un potenziamento dell’Ospedale e del Territorio, della loro integrazione che ancora oggi è carente e non derogare al privato.

Si parla di scelte dolorose quando dovremmo parlare di investimenti. Investimenti di personale e di strutture. Con i fondi del PNRR rischiamo di ritrovarci strutture nuovissime senza il personale necessario per farle funzionare e rispondere alla domanda di salute dei cittadini.

Non vogliamo ritrovarci davanti altre delibere di affidamento nei confronti dei privati per la loro gestione.

Chiediamo, fermamente, un confronto e una discussione prima di intraprendere qualsiasi scelta che abbia ricadute sulla sanità provinciale.

Sui fondi del PNRR dobbiamo fare una discussione franca, bisogna superare la legge che blocca le assunzioni dall’ anno 2010 al livello si spesa del 2004 meno l’1,4 % e bisogna finanziare anche le assunzioni del personale oltre che delle strutture.

Senza il superamento di questa legge, senza il superamento del numero chiuso dell’università di medicina e senza investimenti nella sanità pubblica rischiamo di non riuscire a garantire il diritto alla salute nei nostri territori.

Invece di lavorare su soluzioni strutturali, investendo nella sanità pubblica e nella valorizzazione del personale, si decide di affidare alle strutture private 350 posti letto per gestire il sovraffollamento dei pronto soccorso. Si procede senza verificare preventivamente le condizioni di lavoro (carichi di lavoro, personale in servizio), i contratti applicati e se ci sono subappalti a cooperative in quelle strutture private.

Una scelta che non condividiamo e che va in direzione opposta a quella di una sanità pubblica efficiente ed efficace alla quale non intendiamo, minimamente, rinunciare.

Se prendiamo come esempio i Pronto Soccorso degli Ospedali di Latina, Terracina, Formia e Fondi, nonostante hanno degli accessi importanti e sono il punto di riferimento per dei territori vastissimi, sono cronicamente carenti di personale infermieristico e soprattutto medico. Non hanno una completa integrazione socio-sanitaria con il territorio che, purtroppo, genera confusione portandoli a diventare i primi punti di accesso che i cittadini utilizzano senza nessun filtro andando a creare sovraffollamento.

Nel territorio di Latina, nonostante ci sia un DEA di II° Livello “Santa Maria Goretti”, quest’ultimo non versa in buone condizioni, con sovraffollamento, costante fuga del personale, con inserimento di cooperative private e continue aggressioni ai sanitari.

C’è un solo servizio di Endoscopia Urologica in tutta la provincia, che potrebbe essere a rischio chiusura per mancata sostituzione del personale che si avvia al pensionamento, e stessa sorte è in arrivo per il CAD di Sezze se non si procede con le assunzioni.

Nei reparti di Nefrologia e Medicina Interna dell’Ospedale di Latina la carenza di personale infermieristico e di supporto è ormai insostenibile.

L’Ospedale di Formia consta di una pericolosa mancanza cronica di personale ostetrico con grave disagio per le puerpere ed i neonati, avendo in servizio solo 7 Ostetriche a fronte delle 12 necessarie all’ assistenza per le 24 ore; nonché una carenza di chirurghi e di anestesisti che se non immediatamente affrontata potrebbe portare a una riduzione dei servizi.

All’ Ospedale “San Giovanni di Dio” di Fondi la carenza del personale medico presso il reparto di medicina, radiologia e pronto soccorso è diventata cronica. C’ è bisogno di assunzioni stabili superando la copertura dei turni da parte di cooperative di medici dove vengono pagate ingenti somme di denaro ad ore, oltre la mancanza degli Oss per tutto il presidio ospedaliero.

Nei presidi Ospedalieri della Asl di Latina c’ è una carenza cronica di OSS, il concorso Regionale è ancora fermo e la richiesta della Asl di Latina di procedere ad un avviso pubblico per 15 OSS non è stata ancora pubblicata sul Burl della Regione Lazio. Abbiamo la necessità che si proceda speditamente anche con la pubblicazione dell’Avviso pubblico, a tempo determinato, riguardante il personale infermieristico così da permettere nuove assunzioni in modo da poter garantire alle lavoratrici e ai lavoratori il diritto alle ferie e ai reparti di avere i minimi essenziali per il loro funzionamento, senza assunzioni tutto questo non sarà possibile.

Ecco, prima di parlare di scelte dolorose o affidare posti letto alle strutture private, dobbiamo garantire, migliorare e difendere le strutture e i servizi che abbiamo. Dobbiamo valorizzare tutto il personale della Asl di Latina che garantisce quotidianamente il diritto alla salute nella nostra provincia.

Bisogna continuare il percorso di internalizzazione del servizio di emergenza sanitaria oggi appaltato al privato nella provincia di Latina. Un servizio pubblico come l’ emergenza sanitaria deve tornare ad essere gestito, nella provincia di Latina, direttamente dall’ Agenzia regionale emergenza sanitaria così da non avere nella stessa Regione Lazio lavoratrici e lavoratori che a parità di lavoro non hanno gli stessi diritti e lo stesso salario.

Così come bisogna procedere con la re-internalizzazione del servizio di assistenza infermieristica che ha 16 p.l. (dove lavorano infermieri e Oss) all' interno del reparto di Degenza Infermieristica della Casa della Salute di Sezze che, ad oggi, viene gestito in appalto dalla Cooperativa.
Funzione Pubblica e CGIL Frosinone Latina non permetteranno nessun arretramento della sanità nelle province.

Non accetteremo scelte non confrontate con i territori, non siamo disponibili a ulteriori sacrifici.

Il 17 Maggio alle ore 16.30 ci sarà una assemblea sindacale, presso l’ Ospedale “Dono Svizzero” di Formia, dove parteciperà il Segretario Generale Maurizio Landini in difesa della sanità pubblica e verso la manifestazione nazionale del 20 Maggio a Napoli per dire a gran voce al governo :”Ascoltate il Lavoro”.

Non assisteremo passivamente a “scelte dolorose”, siamo pronti alla mobilitazione.


Funzione Pubblica CGIL Frosinone Latina                CGIL Frosinone Latina




MAURIZIO LANDINI A FROSINONE E A LATINA IL 17 MAGGIO PER TRE ASSEMBLEE NEI LUOGHI DI LAVORO



Il segretario generale della CGIL nella giornata di mercoledì incontrerà le lavoratrici e i lavoratori – ma non solo - del comprensorio del Lazio meridionale in tre assemblee: alle 9 in Sanofi ad Anagni, alle 12 in Leonardo a Frosinone e alle 16.30 presso l’ospedale Dono Svizzero di Formia; quest’ultimo appuntamento sarà a aperto a tutta la cittadinanza. Sempre a Formia la dirigenza del centro commerciale Itaca si è rifiutata di concedere gli spazi per lo svolgimento dell’assemblea, ciononostante, Maurizio Landini farà comunque un passaggio all’interno della galleria commerciale per manifestare la propria vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori.

Decine e decine sono le assemblee che la CGIL, assieme alle proprie federazioni di categoria, ha svolto e sta svolgendo nelle province di Frosinone e Latina in queste settimane nei luoghi di lavoro, ma non solo. Assemblee per far conoscere a lavoratori, pensionati, disoccupati e cittadini quelli che sono i contenuti della piattaforma unitaria – dal titolo "Per una nuova stagione del Lavoro e dei diritti" - in vista della manifestazione nazionale del 20 maggio prossimo a Napoli.

Le rivendicazioni nei confronti dell’attuale governo vanno dalla tutela dei redditi dall'inflazione con l'aumento di salari e pensioni a una riforma del fisco che sia equilibrata e redistributiva; dalla necessità non più rinviabile di fermare le morti, gli infortuni sul lavoro e i subappalti a cascata con le relative infiltrazioni criminali a una riforma seria del sistema previdenziale; da una riforma del sistema sanitario che parta dal potenziamento occupazionale e dall'incremento dei finanziamenti al sistema pubblico fino alla realizzazione di politiche industriali condivise per gestire al meglio le transizioni ambientali, sociali e digitali, con una particolare attenzione al mezzogiorno.

E mercoledì 17 maggio sarà proprio il segretario generale della CGIL in persona Maurizio Landini a presiedere tre assemblee sul territorio dal grande valore sindacale ma anche simbolico.

Si partirà alle ore 9 in Sanofi ad Anagni, stabilimento chimico farmaceutico che non ha bisogno di presentazioni e che impiega più di 500 persone, per passare poi alle 12 allo stabilimento Leonardo di Frosinone, azienda metalmeccanica, vera eccellenza italiana nel mondo nel campo della difesa.

Il pomeriggio, invece, si proseguirà a Formia, dove il segretario generale porterà i suoi saluti e la sua vicinanza alle dipendenti e ai dipendenti della galleria commerciale Itaca, anche alla luce del fatto che la dirigenza si è rifiutata di concedere alla CGIL la sala per lo svolgimento dell’assemblea che avrebbe presieduto proprio Landini, il quale sempre a Formia, a partire dalle ore 16.30, presso l’Ospedale Dono Svizzero, interverrà in un’assemblea aperta a tutta la cittadinanza. Un segnale importantissimo che vede la CGIL in prima linea in una vertenza - quella della sanità pubblica – rappresentare una ferita sempre aperta, in particolare nella nostra regione, dove quelli che hanno pagato maggiormente le conseguenze di tagli e politiche scellerate sono stati e continuano ad essere sempre i distretti lontani dalla capitale.




DECEDUTO ANTONIO MUSCAS, PARTIGIANO E STORICO SEGRETARIO DELLA CAMERA DEL LAVORO DI LATINA


15 maggio 2023 - A 98 anni muore Antonio Muscas, partigiano della resistenza italiana e segretario generale della Camera del Lavoro di Latina negli anni '60 e '70. Antonio nasce a Sanluri (CA) il 1 maggio 1925. Lavora come minatore. Finita la seconda guerra mondiale entra a far parte della Camera del Lavoro di Cagliari occupandosi dei braccianti agricoli. Partecipa all'occupazione delle terre da parte dei contadini e per questo finisce in prigione. Alla fine degli anni '50 entra nella segreteria nazionale della Fillea seguendo il contratto dei cementieri. Fa poi parte dell'ufficio organizzazione della CGIL nazionale. Dal 1968 al 1974 è segretario generale della camera del lavoro di Latina. Torna poi all'ufficio organizzazione della CGIL nazionale dove si occupa principalmente della nascita del SIULP. Era in pensione dal 1981, ma non aveva mai smesso di portare lucidamente il suo contributo nelle discussioni con una capacità di analisi politica e sociale sempre puntuale e mai banale. Riposa in pace Antonio.





GRAZIE AL GOVERNATORE ROCCA, LA NUOVA “ LACRIME E SANGUE” DELLE PROVINCE? LA CGIL NON CI STA’



Sono chiamato a scelte dolorose.” Così esordisce il neo eletto presidente Rocca parlando della sua idea di riorganizzazione della sanità delle province di Frosinone e Latina.

Il territorio non permetterà nessun arretramento della sanità provinciale. Abbiamo già dato all’ epoca delle macro-aree con la Polverini e non intendiamo rinunciare a nessun servizio che abbiamo riottenuto.

Si parla di scelte dolorose quando dovremmo parlare di investimenti. Investimenti di personale e di strutture. Con i fondi del PNRR rischiamo di ritrovarci strutture nuovissime senza il personale necessario per farle funzionare e rispondere alla domanda di salute dei cittadini.

Non vogliamo ritrovarci davanti altre delibere di affidamento nei confronti dei privati per la loro gestione.

Chiediamo, fermamente, un confronto e una discussione prima di intraprendere qualsiasi scelta che abbia ricadute sulla sanità provinciale.

Sui fondi del PNRR dobbiamo fare una discussione franca, bisogna superare la legge che blocca le assunzioni dall’ anno 2010 al livello di spesa del 2004 meno l’1,4 %.

Occorre finanziare anche le assunzioni del personale oltre che la realizzazione e/o adeguamento delle strutture.

Senza il superamento di questa legge, senza il superamento del numero chiuso dell’ università di medicina e senza investimenti nella sanità pubblica rischiamo di non riuscire a garantire il diritto alla salute nei nostri territori.

Invece di lavorare su soluzioni strutturali, investendo nella sanità pubblica e la valorizzazione del personale, si decide di affidare alle strutture private 350 posti letto per gestire il sovraffollamento dei pronto soccorso. Si procede senza verificare preventivamente le condizioni di lavoro (carichi di lavoro, personale in servizio), i contratti applicati e se ci sono subappalti a cooperative in quelle strutture private.

Una scelta che non condividiamo e che va in direzione opposta a quella di una sanità pubblica efficiente ed efficace alla quale non intendiamo, minimamente, rinunciare.

Nel nostro territorio i Pronto Soccorso degli Ospedali di Cassino, Alatri, Frosinone e Sora, nonostante abbiano degli accessi importanti e siano il punto di riferimento per dei territori vastissimi, sono cronicamente carenti di personale infermieristico e soprattutto medico. Non hanno una integrazione socio-sanitaria con il territorio funzionale e questo li porta ad essere i primi punti di accesso che i cittadini utilizzano senza nessun filtro andando a creare sovraffollamento.

Sono diverse le criticità nell’ Asl di Frosinone. Dovremmo scongiurare la paventata chiusura del Reparto di Psichiatria dell’Ospedale F. Spaziani per mancanza di personale medico, con perdita quindi di ben 12 posti letti dedicati, così come risulta a rischio chiusura il SERD di Ceccano.

Stessa sorte di chiusura prospettata poi per il Reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’ Ospedale di Sora, e l’ Ortopedia/Traumatologia di Frosinone è scomparsa, con gravissimo disagio per gli utenti. A Cassino, l’importante reparto di Ematologia con DH annesso deve essere potenziato per la tutela dei pazienti. Ad Alatri poi è stato tolto il reparto di Pediatria che, sembrerebbe, non sarà sostituito neanche da un ipotetico Dh Pediatrico.

Visto che solo il 57,1 % dei cittadini, nel mese di Aprile, è riuscito ad avere una visita diagnostica priorità “B” entro i 10 giorni previsti (meno della media regionale del 59,4 %), la direzione dovrebbe essere quella opposta ovvero un potenziamento dell’ Ospedale e del Territorio, della loro integrazione che ancora oggi è carente.

Ecco, prima di parlare di scelte dolorose o affidare posti letto alle strutture private, dobbiamo garantire, migliorare e difendere le strutture e i servizi che abbiamo. Dobbiamo valorizzare tutto il personale della Asl che garantisce quotidianamente il diritto alla salute nella nostra provincia.

La Funzione Pubblica CGIL e la CGIL Frosinone Latina non permetteranno nessun arretramento della sanità nelle province.

Non accetteremo scelte non confrontate con i territori, non siamo disponibili a ulteriori sacrifici.

Non assisteremo passivamente a “scelte dolorose”, siamo pronti alla mobilitazione.




Fp Cgil Frosinone Latina            Cgil Frosinone Latina

LA FESTA DEI LAVORATORI A FROSINONE E LATINA, IL PRIMO MAGGIO TUTTI I GIORNI!

Nonostante il meteo avverso, la CGIL anche quest'anno è scesa in piazza a Frosinone e Latina per ribadire la centralità del lavoro e celebrare il Primo Maggio: la festa delle Lavoratrici e dei Lavoratori è iniziata a Isola Del Liri la mattina dove - anche sotto la pioggia - si è svolto lo storico corteo, ed proseguita presso il Teatro Stabile dove si sono susseguiti gli interventi dei Lavoratori, delle sigle sindacali e delle istituzioni; il pomeriggio, invece, a Latina presso il Circolo Cittadino CGIL, CISL e UIL hanno discusso, in una tavola rotonda, di lavoro e di sviluppo del territorio. Al centro dei dibattiti inevitabilmente i temi di salute e sicurezza, della precarietà e delle nuove povertà e fragilità sociali. L'impegno della CGIL, così come si evince dalle parole del segretario generale Giuseppe Massafra, Ã¨ quello di agire nel quotidiano, nella pratica, perché il lavoro deve essere un lavoro per tutti dignitoso, fatto di diritti e di tutele, affinché il Primo Maggio sia tutti i giorni.






Sulla nostra pagina Facebook e il nostro profilo Instagram le immagini e i video delle iniziative della giornata.

BASTA AGGRESSIONI AL PERSONALE SANITARIO, PIÙ SICUREZZA PER CHI CI CURA



Ieri sera presso l’Ospedale Santa Scolastica di Cassino un degente ha aggredito fisicamente una infermiera del reparto SPDC che, nonostante sia stata prontamente soccorsa, ha riportato diverse fratture con una prognosi di 25 giorni: “A poche ore dalla morte della psichiatra Barbara Capovani, siamo costretti ad assistere all’ennesima aggressione ai danni di un operatore sanitario durante lo svolgimento del turno lavorativo. Tutto ciò è intollerabile e vanno attuate immediatamente tutte le misure necessarie a prevenire questi gesti vergognosi.” Hanno dichiarato il Segretario Generale della FP CGIL Frosinone Latina Giovanni Salzano e il Segretario Generale della CGIL di Frosinone Latina Giuseppe Massafra.
Continua Salzano: “Come Fp Cgil di Frosinone Latina abbiamo chiesto un incontro urgentissimo alla ASL di Frosinone (sia alla Direzione che al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) e, inoltre, di garantire un servizio di sicurezza h24 per tutti i reparti a rischio, come i Pronto Soccorso e gli SPDC, con attivazione immediata.
Il problema è annoso ma si sta acuendo pericolosamente in questi ultimi tempi, per cui non si può più transigere: dobbiamo prenderci cura di chi ci cura. A livello nazionale la FP CGIL ha chiesto l’attivazione, in tutte le strutture pubbliche e private sanitarie, di programmi di prevenzione e contrasto alle aggressioni, con l’attivazione di OSSERVATORI in ogni struttura e lo stanziamento delle risorse necessarie per garantire la sicurezza”.
La CGIL è disponibile come sempre, per dare ascolto, supporto e sostegno anche in sede giudiziale, a tutti i lavoratori che siano stati vittime di violenze, con tolleranza zero verso chi aggredisce gli operatori sanitari.


CAMUFFANO INCIDENTE SUL LAVORO A SONNINO, ARRESTATE SETTE PERSONE PER OMICIDIO VOLONTARIO. PER LA CGIL È OMICIDIO SUL LAVORO



A Sonnino, in provincia di Latina, sette persone sono state arrestate per omicidio volontario con dolo eventuale, favoreggiamento personale aggravato continuato e rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.

I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Latina che ha visto anche il sequestro preventivo di un cantiere edile.

I fatti risalgono al 23 giugno 2022, quando a Sonnino, nelle vicinanze di un cantiere edile viene rinvenuto un operaio in stato di incoscienza senza respiro. L’uomo, ricoverato d’urgenza al reparto di terapia intensiva dell’ospedale di latina, è morto dopo un’agonia durata diversi mesi. I familiari, non credendo all’ipotesi che il parente fosse morto per cause naturali, hanno poi sporto denuncia che ha portato alle indagini e alle perquisizioni dei Nas, dalle quali è emerso che la morte dell’operaio era riconducibile ad un incidente sul lavoro in cantiere dovuto a una scarica elettrica accidentale ad alta tensione durante i lavori per la realizzazione di un parcheggio.

L’attività investigativa del Nas di Latina ha accertato un’attività tesa all’inquinamento delle prove: almeno tre persone - committente, datore di lavoro e un altro operai - oltre a non aver tutelato la vittima da possibili incidenti hanno anche spostato il corpo del lavoratore fuori dal cantiere mettendo in scena un incidente.

Le forze dell’ordine hanno anche appurato che tutti gli operai dell’azienda edile erano assunti in nero e che anche per loro non erano state applicate le regole di sicurezza sul luogo di lavoro.

L’area del cantiere edile è stata posta sotto sequestro - come recita la nota dei Carabinieri - “sussistendo il concreto pericolo di protrarre e/o reiterare il reato”.

Non possiamo usare mezzi termini: si tratta di omicidio sul lavoro.” Queste le parole del segretario generale della CGIL Frosinone Latina Giuseppe Massafra, che continua: “una storia agghiacciante che ci racconta una realtà sommersa, una realtà in cui vengono meno, non solo le leggi e le regole in nome del profitto, ma anche l’etica e la civiltà. Persone che lavorano senza tutele, senza misure di sicurezza, senza la formazione e senza mezzi e strumenti adeguati. Non possiamo più permettere tutto questo, non è solo il problema della salute e della sicurezza, già di per se drammatico, pensiamo alla striscia tremenda di incidenti e morti sul lavoro degli ultimi mesi nel nostro territorio, ma si tratta di un tema ancora più ampio che riguarda propriamente la cultura del lavoro.

Perché è di una gravità inaudita che esistano individui capaci di prestarsi a tali comportamenti e commettere simili reati e se da un lato dobbiamo richiamare l’impegno comune da parte di istituzioni, parti datoriali e lavoratori stessi, gli investimenti nella formazione e nella sicurezza; dall’altro ci corre l’obbligo di condannare fermamente l’accaduto: tutte le persone coinvolte direttamente in questa vicenda dovranno essere punite per come meritano, per rendere giustizia e dignità al lavoratore, alla famiglia e al mondo del lavoro".

La chiave è l’attivazione di protocolli di contrattazione di anticipo tra le istituzioni territoriali, le associazioni sindacali e i datori di lavoro; ad esempio su Latina è stato già sottoscritto con il comune e ha proprio il fine di monitorare - anche attraverso il badge di cantiere - la salute e sicurezza all'interno dei luoghi di lavoro .” Così si è espresso Alessio Faustini, segretario generale Fillea CGIL Frosinone Latina, che ha aggiunto: “inoltre, il rafforzamento dei controlli è fondamentale nella prevenzione di fenomeni di questo tipo, fenomeni che determinano sempre condizioni di pericolo e di illegalità. La formazione, poi, rappresenta un altro tema centrale: la formazione sul lavoro è indispensabile, deve essere continua e aggiornata se si vogliono evitare incidenti e avere maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro”.



ELEZIONI RSU IN POSTE, SCEGLI DI CONTARE, VOTA SLC CGIL


Il 28 e 29 marzo si va al voto per eleggere le nuove Rsu e Rls di Poste Italiane. Certamente si tratta di un appuntamento importante per il futuro dell'azienda, basti pensare che si torna a votare dopo 12 anni. Un periodo molto lungo in cui Poste Italiane si è trasformata completamente, trasformazione ancora in essere in questo periodo vista riorganizzazione in atto portata dalla transizione digitale e dalle nuove tecnologie.

Proprio SLC CGIL ha fatto di tutto affinché si tornasse a votare e mette in campo una piattaforma ben definita: "chiediamo una maggiore partecipazione del sindacato alla cabina di regia e alle strategie aziendali. E poi, pensiamo che i nuovi Rsu/Rls dovranno garantire una presenza costante nei luoghi di lavoro, per rappresentare la voce dei lavoratori e tutelarne i diritti, con autonomia e trasparenza. In secondo luogo, proprio pensando alla riorganizzazione aziendale, pensiamo che occorra investire di più nelle politiche attive per evitare l’abuso di trasferte e distacchi, dare certezze rispetto all’orario di lavoro. Inoltre, fortissimo sarà il nostro impegno nel contrastare le pressioni sempre più forti in tutti i settori". Queste le parole del segretario nazionale SLC CGIL Nicola Di Ceglie.

Tre i candidati per Frosinone e si tratta di Teresa Principali, Giancarlo Biasella e Luigi Bove. Ben 10 i candidati per Latina: Bruno Carlo, Rita Del Monaco, Cristina De Marchis, Giuseppe Di Serio, Maria Grazia Fidaleo, Marcella Leggi, Alessandra Passeri, Luigi Ragonese, Mauro Romeo e Clara Sciscione.

Scegliete di contare, votate SLC CGIL!



A LATINA CGIL, CISL E UIL INCONTRANO IL PREFETTO ASSIEME A SPRESAL, INAIL E INPS : ALLARME INFORTUNI SUL LAVORO, INTENSIFICARE L’AZIONE ISPETTIVA



22 marzo 2023 – Occorre mettere in campo azioni che non sono più rinviabili: istituzioni, enti preposti, parti datoriali, sindacati e lavoratori, tutti devono fare qualcosa in più se si vuole arginare la situazione - divenuta ormai insostenibile - degli infortuni sul lavoro nella provincia di Latina. Questo il tema alla base dell'incontro odierno che ha visto protagonisti i segretari generali territoriali di CGIL, CISL e UIL, rispettivamente Giuseppe Massafra, Roberto Cecere e Luigi Garullo; il Prefetto Maurizio Falco, la direzione di Spresal, Inail e INPS.

Serve mettere in campo un'azione sistematica attraverso un coordinamento permanente in Prefettura, mettendo in sinergia l’azione di monitoraggio assieme alla prevenzione e agli interventi ispettivi; questo per sopperire alla carenza di risorse economiche e di personale preposte ai controlli. La partecipazione attiva a questo coordinamento va estesa al nucleo ispettivo dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza e a tutti gli organismi competenti. Imprescindibile deve essere la presenza dell’Ispettorato del Lavoro, oggi assente all'incontro. Chiediamo al Prefetto di svolgere un’azione volta a superare un’incertezza operativa che spesso non ha consentito la sinergia fra enti preposti ai controlli. Ci auspichiamo pertanto un’intensificazione delle attività ispettive e una coregia di tutte le parti coinvolte”.

Queste le richieste avanzate dalle sigle sindacali durante il tavolo odierno.



I Segretari Generali Territoriali

Il Segr. Gen. CGIL FR-LT         
Giuseppe Massafra                                                

Il Segr. Gen. CISL Latina         
Roberto Cecere

Il Segr. Gen. UIL Latina
Luigi Garullo