IN EVIDENZA
latest

COMUNICATO STAMPA - II° CONGRESSO CGIL FROSINONE LATINA

Il 22 e 23 ottobre presso Villa Ecetra a Patrica si terrà il II° Congresso della Cgil di Frosinone Latina.
Il congresso si svolge in un periodo di grandi trasformazioni politico, economiche e sociali. I cambiamenti in atto determineranno e segneranno il futuro degli anni a venire, hanno mutato profondamente la società e gli uomini e stravolgeranno le certezze alle quali eravamo abituati, soprattutto a chi in questo periodo senza averne alcuna responsabilità si è ritrovato disoccupato.
Le elezioni politiche del 4 marzo del 2018 sono state un vero e proprio sconvolgimento per l’Italia, un Paese il nostro che nell’ultimo decennio si è molto impoverito a causa della crisi economica. Il malcontento che si è generato specialmente nelle fasce più deboli della popolazione a causa della degenerazione di una parte della classe politica, ha fatto deflagrare tutti i partiti storici.
Le promesse della campagna elettorale che sembravano essere per tanta parte della popolazione la panacea a tutti i problemi, ben presto si sono rivelate non percorribili, a causa di un debito pubblico molto elevato, di altri fattori economici e del patto di stabilità con l’Europa che indica in modo chiaro che non bisogna superare i livelli indicati.
La manovra economica che deve essere varata nei prossimi giorni non è ancora chiara, ma molto fa discutere sia nel nostro Paese che in Europa.
Le riforme che sono contenute nella finanziaria, quali: le pensioni, il fisco, il reddito minimo di cittadinanza e il lavoro, lo sviluppo, sono le stesse priorità della Cgil, ma con ricette completamente differenti.
Nel congresso affronteremo gli argomenti nazionali, regionali e del Lazio meridionale, all’interno di una discussione che deve mettere al centro vedere i temi dell’uguaglianza, dei diritti, della solidarietà, della cittadinanza, della democrazia e della libertà.
Il Documento di maggioranza “Il Lavoro e’…” mette in evidenza alcune linee direttrici sulle quali la Cgil si deve muovere per raggiungere gli obiettivi che si è prefissata:
  • Il Piano del Lavoro” elaborato dalla Cgil, per indirizzare le risorse, pubbliche e private verso l’innovazione e i beni comuni. E’ un Piano di legislatura per una nuova politica industriale, sociale e ambientale, fondate su una manovra politica fiscale.
  • La Nuova Carta dei Diritti Universali del Lavoro” è una proposta di legge popolare per la quale la Cgil ha raccolto un milione e mezzo di firme. E’ stata depositata in Parlamento durante la scorsa legislatura senza avere nessun riscontro da parte del Governo precedente. Il nuovo Esecutivo ed in particolare, il Presidente della Camera On. Roberto Fico, ci ha subito incontrato, salvo poi far approvare il Decreto Dignità, che è completamente diverso dalla nostra proposta.
Questo nuovo Statuto contiene una raccolta di norme destinate a tutto il mondo del lavoro, subordinato e autonomo, vuole innovare gli strumenti contrattuali preservando quei diritti fondamentali che devono essere riconosciuti ed estesi a tutti, senza distinzione, indipendentemente dalla tipologia lavorativa e contrattuale, perché inderogabili e universali. Diritti che vanno dal compenso equo e proporzionato alla libertà di espressione, alla sicurezza, al riposo, alle pari opportunità e alla formazione permanente, all’aggiornamento costante dei saperi e delle competenze. Per ricostruire un diritto al lavoro a tutela della parte più debole, e per renderlo più dignitoso.
  • Il Lazio meridionale”, lo sviluppo è legato ancora alla ex Cassa del Mezzogiono, da allora molto poco si è fatto per modernizzare e innovare questo territorio. Tantissime sono le aziende che dichiarano di aver chiuso oppure che hanno de localizzato in altri paesi a causa dei costi troppo elevati delle tasse, per una burocrazia asfissiante e per un territorio che non era competitivo abbastanza. Io direi che sono andati via più perché ritenevano che il costo del lavoro è troppo elevato rispetto ad altri paesi, vedi la vertenza Ideal standard.
Riteniamo che se programmato nel giusto modo il Lazio meridionale può avere tantissime occasioni di sviluppo, mantenendo vive quelle esistenti innovandole e provando a creare condizioni nuove in altri settori come ad esempio nell’industria del Turismo, della cultura e dell’ambiente (Parchi, Aree Interne, etc.).
Inoltre, c’è la necessità di modernizzare le infrastrutture viarie, ferroviarie, portuali, bisogna fare in modo che in tutto il territorio ci sia la copertura della banda larga e ultralarga.
Insomma, dobbiamo costruire un sistema a rete tra istituzioni, associazioni datoriali e sindacati che può portare finalmente ad un Patto per lo sviluppo del Lazio meridionale condiviso, attraverso un manifesto di attrattività del territorio.
Ci deve essere un cambio culturale da parte di tutti i soggetti interessati su come approcciarsi a questa materia complicata che però può fare la differenza in una situazione come la nostra ormai non più sotto controllo, dove la disoccupazione è ai massimi storici.

Durante i lavori del congresso verranno fatti due momenti di approfondimento:
Il primo sarà la storia delle due Camere del Lavoro di Frosinone e Latina fino all’unificazione, raccontata in un bellissimo libro che verrà presentato appositamente per la prima volta dagli autori Salvatore D’Incertopadre e Ermisio Mazzocchi, dal Segretario della Camera del Lavoro Anselmo Briganti, in una tavola rotonda moderata da Stefano Di Scanno Direttore de L’inchiesta.
Il secondo “Il Lazio Meridionale un Patto per sviluppo sostenibile”, ed è proprio questo l’argomento che sarà maggiormente discusso nel congresso.

Partecipano alla tavola rotonda Il Rettore dell’università di Cassino, la Regione Lazio, la Confcommercio, Unindustria, la Compagnia dei Lepini e l’Associazione Solidale, modera Alessandro Panigutti Direttore di Latina Oggi e Ciociaria Oggi.
Nella due giorni di congresso ci arriviamo dopo aver fatto un percorso di ascolto in 6°7 assemblee da posti di lavoro e di Leghe dei pensionati, su 64842 iscritti hanno partecipato in 34048, il primo documento “Il Lavoro E’…” ha ottenuto il 99,20% dei voti, il secondo “Riconquistiamo tutto!” o 0,80%.


Tutte le federazioni di categoria hanno svolto i loro congressi e sono stati eletti i segretari e nei comitati direttivi c’è una presenza di giovani e donne pari a circa il 50%, è stato fatto un lavoro di enorme valore e rilievo culturale ed organizzativo.





« Precedente
Successivo »

Facebook Comments APPID