Finalmente il 17 luglio si è tenuto in tarda mattinata l’incontro con l’assessore Sementilli, i funzionari assegnati al servizio del Comune di Frosinone e l’organizzazione sindacale CGIL nelle persone del Segretario confederale e Segretario Generale FP CGIL Giovanni Salzano e la Segretaria Generale FLC CGIL Clelia Allocca per fare il punto sulla gestione e coordinamento dei nidi d’infanzia comunali.
I funzionari e l’assessore hanno rappresentato le grandi difficoltà incontrate negli ultimi mesi per finanziare adeguatamente i due nidi Fantasia a gestione diretta e Pollicino in concessione.
Se ci avessero convocato oltre due mesi fa quando abbiamo inviato prima richiesta formale, avremmo potuto (come avvenuto per altri comuni) rappresentare a tutti i livelli istituzionali la necessità di intervento finanziario a sostegno.
Il Comune, infatti, attraverso l’assessore al ramo, ha sostenuto che gli interventi normativi in materia della Regione, hanno inciso pesantemente sulle cassa del comune e hanno portato l’amministrazione a valutare anche scelte drastiche come la privatizzazione del nido Pollicino.
Pertanto, per scongiurare questa scelta sono stati reperiti fondi di bilancio che però permetteranno di assicurare il servizio solo per 45 bambini e non più i 60 previsti fino a giugno 2024.
La CGIL, attraverso le sue categorie di riferimento FP CGIL e la FLC CGIL di Frosinone Latina, pur apprezzando l’impegno profuso dall’amministrazione nutre delle forti perplessità sulla stabilità futura del servizio e sui tagli effettuati per l’anno 2023/2024. Ciò desta ansia e preoccupazione nelle famiglie e nelle lavoratrici del servizi. I nidi d'infanzia sono un servizio educativo e sociale di interesse pubblico, aperto a tutte le bambine e i bambini in età compresa tra i 3 e i 36 mesi, che concorre con le famiglie alla loro crescita e formazione, nel quadro di una politica per la prima infanzia e a garanzia del diritto all'educazione, nel rispetto della identità individuale, culturale e religiosa. L'asilo nido costituisce, inoltre, servizio di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle famiglie, quale strumento a supporto di una migliore organizzazione dei nuclei familiari.
I nidi d’infanzia costituiscono un servizio essenziale per l’intera comunità, sono le fondamenta della comunità stessa: permettono la crescita e la formazione del bambino, futuro cittadino; e consentono alle famiglie un sereno approccio al lavoro e incrementano l’autonomia dei giovani e le donne, soggetti che hanno sempre maggiore difficoltà ad approcciare al lavoro per la mancanza di adeguati supporti.
Investimenti finanziari errati, buchi di bilancio non possono ricadere sempre sulla parte più fragile della società. Le richieste di accesso ai servizi 0 - 6 sono numerosissime e spesso non vengono evase dai servizi Pubblici siano essi in gestione diretta che in convenzione spingendo in questo modo verso i privati che spesso offrono maggiore disponibilità e flessibilità di soluzioni.
Alle famiglie infatti, che in questa fase hanno visto il loro reddito già scarso, ulteriormente eroso dalla inflazione molto alta non resta molto da scegliere, devono rivolgersi verso i privati (chi può farlo) o sono costrette ad attendere i 24 mesi con sacrifici nell’educazione e formazione del bambino e nell’approccio al lavoro (aspettative, part time...) per poi usufruire delle sezioni primavera.
Non è ammissibile che la città di Frosinone, capoluogo di Provincia, non trovi risorse adeguate per garantire la gestione diretta e/o convenzionata per la stabilità necessaria di servizi essenziali per i propri cittadini.
Dopo le scelte difficili affrontate a causa della pandemia, sono stati i sacrifici lavorativi ed economici delle operatrici che hanno permesso di riportare l’attività del nido Pollicino al massimo della capienza di 60 bambini. Questo non va dimenticato! Tutti questi sacrifici non possono essere vanificati!
Se il Comune non modifica il proprio orientamento il prossimo anno educativo 15 famiglie non potranno più accedere al servizio e le lavoratrici saranno costrette a terminare l’attività lavorativa un mese prima con conseguenti tagli retributivi. Tutto ciò risulta inaccettabile!
Bisogna intervenire a tutti i livelli, regionale e comunale, per evitare una riduzione del servizio di asilo nido nel capoluogo. Se vogliamo, concretamente, invertire la rotta della denatalità nel nostro Paese non possiamo avere una contrazione dei servizi pubblici necessari alle famiglie.
Auspichiamo e per parte nostra favoriremo, una proficua interlocuzione Istituzionale tra le amministrazione (Regione e Comune di Frosinone) per portare alla stabilizzazione e l’ampliamento del sevizio in gestione pubblica diretta in primis, comunque evitando derive privatistiche.
Frosinone 17.07.2023