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CORRUZIONE A CECCANO SU FONDI PNRR E MIGRANTI, IL SINDACO AI DOMICILIARI, LA CONDANNA DELLA CGIL



La recente inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il sindaco di Ceccano per corruzione nella gestione dei migranti e dei fondi PNRR, evidenzia un quadro preoccupante di mala gestione e abuso di potere nelle istituzioni locali. “Come CGIL Frosinone Latina, condanniamo fermamente questi episodi, che non solo violano i principi fondamentali di legalità e giustizia, ma rappresentano l'altra faccia dello sfruttamento, in particolare nei confronti dei migranti”. 

Si è espresso così il segretario generale CGIL Frosinone Latina Giuseppe Massafra, che continua:”Se da un lato è già inaccettabile che ci sia un certo sistema d’impresa che sfrutta la condizione di vulnerabilità di tanti lavoratori migranti, privandoli dei loro diritti e sottoponendoli a condizioni di lavoro degradanti, dall’altro è deplorevole che un’amministrazione pubblica, anziché tutelare i più fragili, abusi del suo potere, aggravando un sistema profondamente ingiusto. Questo caso rappresenta l'ennesimo fallimento nell'uso dei fondi PNRR, dove la mancanza di trasparenza e una visione di lungo termine rischiano di trasformare queste risorse in mere opportunità di speculazione. Da tempo, come CGIL, chiediamo una gestione responsabile di tali fondi, con una progettazione chiara e l'interazione costante con tutti gli stakeholder del territorio. Solo così possiamo evitare che il PNRR diventi uno strumento per pochi e non un'opportunità per migliorare la vita della collettività. Inoltre, se pensiamo a quanto sta accadendo più in generale, questo caso irrompe in un momento in cui la discussione nel Paese riflette una deriva più ampia del sistema dell’accoglienza in Italia dimostrando che le politiche migratorie intraprese da questo governo vanno nella direzione opposta di ciò che servirebbe. Ceccano un Paese meno sicuro dell’Albania, verrebbe da dire!

Conclude Massafra:”Al di là dell’amara ironia, la CGIL continuerà a vigilare e denunciare questi abusi, ribadendo la necessità di una gestione pubblica che sia al servizio del bene comune e della giustizia sociale”.



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