Latina, 23 maggio 2022 - Erano circa le sei del pomeriggio del 23 maggio 1992 quando lo scoppio di una bombo sull'autostrada cambiò Palermo, la Sicilia e l'Italia intera per sempre: il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i ragazzi della scorta Rocco Dicillio, Antonio Montinaro e Vito Schifani persero la vita in un vile attentato, opera di Cosa nostra. Da quel momento non fu più possibile fingere che la mafia fosse un fenomeno esecrabile con cui, magari, "convivere", un mostro a più teste che non avesse un rapporto diretto con la vita di tutti.
Dalla strage di Capaci nacque una rivoluzione.
Oggi, nel trentesimo anniversario la mafia non è stata ancora sconfitta, ha cambiato forma, è più subdola. Ed è dovere di ognuno di noi ricordarci che per batterla occorre fare rete, fare squadra. Ma la Giornata Mondiale della Legalità non è "solo" lotta alla mafia: è un momento di incontro e sensibilizzazione che ha assunto un significato sempre più ampio. Spinge inoltre a chiedersi cosa sia la legalità, nel senso ampio del termine. Cosa significa agire in modo legale, a partire dal comportamento quotidiano di ognuno di noi in campo della nostra vita a casa, a lavoro.
"EDUCARE ALLA LEGALITÀ E PRATICARLA" è il nostro dovere e la nostra missione, la legalità come p unto cardine della nostra attività sul territorio.
"Perché uniti si può vincere. Perché non li avete uccisi, le loro idee camminano sulle nostre gambe."
Buona giornata della legalità.