Si è svolto ieri l’incontro tra CGIL CISL UIL e il Governo in vista delle definizione della legge di bilancio. Il Governo, rappresentato dal Presidente del Consiglio, dal Ministro dell’Economia e dal Ministro del Lavoro, ha aperto l’incontro indicando il quadro delle priorità: contrasto all’evasione fiscale, investimenti, rilancio del mezzogiorno, sostenibilità e innovazione, sicurezza sul lavoro. Pure nel quadro di una situazione economica difficile a causa delle tensioni internazionali e delle politiche di dazi, si è ribadito di voler operare per una manovra, nelle condizioni date il più possibile espansiva. Nel quadro dei vincoli esistenti, il confronto sulle misure da inserire nella prossima legge di bilancio devono avviare un programma che abbia un respiro triennale ed essere concentrate su tre grandi capitoli: rilancio degli investimenti, riduzione della tassazione sul lavoro, rafforzare la coesione sociale e territoriale. Alla luce di queste condizioni si è entrati nel merito delle misure che dovrebbero essere contenute nelle prossima legge di bilancio.
Sulla riduzione del cuneo fiscale per far crescere il salario nella busta paga dei lavoratori, il governo propone subito uno stanziamento di 2,5 miliardi di euro per un primo scaglione che poi si raddoppierebbe a partire dall’anno prossimo. E ciò contestualmente all’avvio di un confronto su una riforma complessiva del sistema fiscale. Ad una prima ricognizione le risorse annunciate per il rinnovo dei contratti dei lavoratori pubblici non sono sufficienti.
Tra l’altro nella pubblica amministrazione, dopo anni di blocco della contrattazione e del turn over, sarebbero necessarie nuove assunzioni anche per il funzionamento e la qualità dei servizi. Il contrasto all’evasione fiscale nelle intenzioni del governo dovrà rappresentare una chiave di volta per affermare il principio di pagare tutti per ridurre il prelievo fiscale in particolare su lavoratori dipendenti e pensionati.
Per ciò che riguarda il capitolo investimenti il governo sostiene di voler aumentare le risorse e, comunque, sbloccare tutti quegli interventi già programmati e finanziati ma che fino ad oggi sono rimasti al palo. Inoltre si intendono avviare misure capaci di stimolare gli investimenti privati (fondo di garanzia, incentivi finalizzati) studiando anche nuove opportunità legate al ruolo che potrebbero assumere i fondi pensione (ragionamento, naturalmente, su una garanzia pubblica).
Si intende inoltre affrontare il capitolo pensioni riconoscendo che sono rimaste irrisolte questioni importanti: il futuro previdenziale dei giovani, delle donne, la questione dei lavori usuranti, la rivalutazione delle pensioni in essere. Tali questioni andrebbero affrontate “ottimizzando” e recuperando maggiore efficienza dalla “quota 100”. Disponibilità, infine, ad affrontare il capitolo della rappresentanza di sindacati e imprese.
Nel confronto CGIL CISL UIL hanno puntualmente ribadito i contenuti della Piattaforma unitaria sulla quale sono state promosse grandi mobilitazioni confederali e di categoria. In particolare la CGIL, nell’apprezzare la disponibilità del governo ad avviare un confronto su questioni di merito che consenta di rendere esplicito ciò su cui vi è consenso e ciò su cui invece permane un dissenso, ha indicato alcune priorità.
Ha ribadito in primo luogo la necessità di ridurre la tassazione su lavoro dipendente ed ha apprezzato che ciò avvenga con un respiro di legislatura. Le risorse però impegnate non sono sufficienti a dare risposte adeguate. Se si vuole dare un segnale vero di discontinuità, bisogna aumentare le risorse rispetto ai 2,5 miliardi di euro proposti. In secondo luogo, oltre al rinnovo contrattuale dei lavoratori pubblici di cui abbiamo chiesto le risorse necessarie, ci sono più di 9 milioni di lavoratori privati che dovranno rinnovare i loro contratti. Per questo è stata ribadita la necessità, così come contenuto nella Piattaforma unitaria, di una tassazione agevolata degli aumenti contrattuali dei contratti nazionali.
In secondo luogo, centrale è la lotta all’evasione fiscale vanno però meglio precisati tutti quegli strumenti che la rendono davvero efficace a partire dall’incrocio delle banche dati che oggi ancora non dialogano tra loro e da un piano di assunzione. Sarebbe inoltre importante un “vincolo di destinazione” di ciò che si recupererà dal contrasto all’evasione fiscale per lavoratori e pensionati.
Inoltre, per ciò che riguarda il capitolo investimenti si ritengono centrali le politiche di rilancio del Mezzogiorno e la necessità di affrontare le diverse crisi industriali in un quadro di rilancio di nuove politiche industriali che abbiano come requisito di fondo la sostenibilità ambientale.
In terzo luogo, se davvero si vogliono contrastare lavoro nero, infortuni sul lavoro, evasione contributiva, bisogna cambiare lo “sblocca cantieri”, per ciò che riguarda in particolare la catena dei subappalti e le norme sulle gare al massimo ribasso.
Per ciò che riguarda il capitolo pensioni, si è ribadita la necessità di cambiare la “legge Fornero” visto che “quota 100” ha lasciato irrisolti diversi problemi. E ciò va fatto non tornando indietro su “quota 100” ma affrontando i problemi legati alla rivalutazione delle pensioni, del futuro previdenziale dei giovani e delle donne, dei lavori gravosi, della flessibilità di un sistema “ingessato” dalla “Riforma Fornero”.
Infine, se davvero si vogliono contrastare i contratti pirata, è necessario dare validità erga omnes ai contratti secondo gli accordi interconfederali e definire una norma generale sulla rappresentanza di sindacati e imprese.
Il confronto si è concluso con l’individuazione di quattro tavoli di approfondimento che, proprio per dare continuità e rapidità al confronto stesso, inizieranno a lavorare da subito: il tavolo dei contratti pubblici verrà riunito oggi stesso; quelli sul cuneo fiscale, riforma fiscale, previdenza e non autosufficienza nella giornata di venerdì 11 ottobre; la prossima settimana sarà la volta del tavolo sugli investimenti, mezzogiorno e politiche industriali. I contenuti sviluppati nei tavoli saranno poi riportati al “tavolo centrale”.
Vi terremo costantemente informati sull’evolversi del confronto in corso.
Maurizio Landini