Filcams, Fisascat e UILTuCS nel confermare lo sciopero del 22 Dicembre 2017 considerano inaccettabile il fatto che a distanza di 4 anni non ci siano le condizioni per arrivare al rinnovo del CCNL. Le confuse e strumentali comunicazioni che le cooperative stanno diffondendo in questi giorni dimostrano la debolezza delle argomentazioni prodotte che nascondono la volontdi non addivenire ad un accordo.
Filcams Fisascat e UILTuCS perseguono la ripresa del tavolo negoziale per assicurare il rinnovo del CCNL della distribuzione cooperativa alle lavoratrici ed ai lavoratori del settore. Nel corso del negoziato le organizzazioni sindacali hanno legittimamente manifestato sensibilite prioritdiverse, sempre nellambito di un percorso saldamente unitario. Le cooperative di consumo continuano ad enfatizzare il tema dellassenteismo - che preferiremmo chiamare pagamento dei primi tre giorni di malattia nascondendo quanto lunga la lista delle problematiche poste dalle stesse. Riportiamo di seguito le richieste perentorie, penalizzanti per il lavoro quanto inaccettabili che ostacolano il buon esito della vertenza.
- Conferma delle 40 ore per gli assunti dopo il 22 dicembre 2011. -Passaggio dal divisore 165 al 168 per tutti i dipendenti.
- Riduzione del 5% sulle maggiorazioni orarie domenicali, straordinarie e notturne. -Sistema di deroghe automatiche al contratto nazionale qualora ci siano perdite di bilancio.
- Riduzione dei permessi per le cooperative minori a 40 ore annue su regime di 40 ore settimanali ed eliminazione del limite di 300 dipendenti per identificare le cooperative minori.
- Possibilitper le imprese di assumere part time 8 e 16 ore settimanali anche non per week end e senza accordo aziendale.
- Aumento delle percentuali di utilizzo di tempi determinati e somministrati.
- Eliminazione dei parametri 155 e 180 dei livelli 4° e 3° e sostituzione del differenziale retributivo per i lavoratori in forza con un ad personam assorbibile.
- Riduzione del pagamento dei primi tre giorni di assenza per malattia.
- Proposta salariale di aumento pari 40 euro da gennaio 2017 e 45 euro da gennaio 2018 con vigenza del CCNL fino a dicembre 2018. Una proposta pari a circa un terzo in meno di quella di Confcommercio, saltando di fatto 2 anni di aumenti salariali.
- Conferma delle 40 ore per gli assunti dopo il 22 dicembre 2011. -Passaggio dal divisore 165 al 168 per tutti i dipendenti.
- Riduzione del 5% sulle maggiorazioni orarie domenicali, straordinarie e notturne. -Sistema di deroghe automatiche al contratto nazionale qualora ci siano perdite di bilancio.
- Riduzione dei permessi per le cooperative minori a 40 ore annue su regime di 40 ore settimanali ed eliminazione del limite di 300 dipendenti per identificare le cooperative minori.-Possibilitper le imprese di assumere part time 8 e 16 ore settimanali anche non per week end e senza accordo aziendale.
- Aumento delle percentuali di utilizzo di tempi determinati e somministrati.
- Eliminazione dei parametri 155 e 180 dei livelli 4° e 3° e sostituzione del differenziale retributivo per i lavoratori in forza con un ad personam assorbibile.
- Riduzione del pagamento dei primi tre giorni di assenza per malattia.
- Proposta salariale di aumento pari 40 euro da gennaio 2017 e 45 euro da gennaio 2018 con vigenza del CCNL fino a dicembre 2018. Una proposta pari a circa un terzo in meno di quella di Confcommercio, saltando di fatto 2 anni di aumenti salariali.
A sostegno del salario e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori della distribuzione cooperativa Filcams, Fisascat e UILTuCS chiedono agli addetti del settore di scioperare il 22 Dicembre 2017 e nelle altre giornate che a livello territoriale potranno essere unitariamente individuate.
Roma, 14-12-2017